Sentiamo spesso parlare di cavitazione in ambito medico ed estetico, ma in
pochi sanno che questo è un fenomeno fisico noto e già sfruttato da anni anche
al di fuori di questi ambiti, che consiste nell'abbassamento della
pressione locale all'interno di un fluido, con la formazione di bolle di
vapore che successivamente implodono, rilasciando energia.
Come avviene la cavitazione medica?
Tramite un macchinario brevettato, dotato di uno speciale
manipolo, vengono convogliati all'interno della massa grassa sottocutanea
ultrasuoni a bassa frequenza, dotati di precise caratteristiche in grado di
indurre fenomeni termici, meccanici e di “cavitazione”:
·
l’effetto termico aumenta la microcircolazione e il volume
delle cellule adipose
·
l’effetto meccanico si espleta attraverso
micro-oscillazioni verso zone con pressione minore e variazioni della
permeabilità della membrana delle cellule di grasso
·
l’effetto di cavitazione provoca infine la formazione di
microbolle all’interno degli adipociti, che implodendo distruggono la membrana
cellulare e favoriscono la fuoriuscita degli acidi grassi (trigliceridi),
che attraverso le vie linfatiche arrivano al fegato dove vengono metabolizzati
come qualsiasi grasso alimentare.
La cavitazione
medica è quindi un trattamento non chirurgico,
che ha come obiettivo quello di ridurre lo spessore del grasso accumulato,
soprattutto nel girovita e nelle zone in cui è localizzata la cellulite. Il
trattamento non è invasivo e rappresenta una valida alternativa alla liposuzione.
La tecnica si basa sugli ultrasuoni
a bassa frequenza, che vengono utilizzati per il rimodellamento corporeo
e servono ad eliminare le cellule
adipose. I risultati possono essere anche definitivi, se si rispettano
le indicazioni mediche, se si seguono una corretta alimentazione e uno stile di
vita attivo.
Qual è
la differenza tra la cavitazione eseguita in un centro estetico e quella a cui
ci si sottopone in un centro estetico?
Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa
Francesca Gallina che ci ha spiegato che
per capire la differenza bisogna prima fare un piccolo ripasso su cosa è la
cavitazione e come funziona.
“La
cavitazione - sottolinea la Dott.ssa Gallina - è un fenomeno fisico che
consiste nel passaggio di stato dell’acqua da liquido in gas. Per ottenere
questo effetto si utilizzano gli ultrasuoni: onde meccaniche che hanno una
frequenza maggiore di 20 kHz (20 mila cicli al secondo). Le molecole
d’acqua a causa delle compressioni e decompressioni attuate dagli ultrasuoni,
implodono a causa dell’abbassamento locale di pressione fino a raggiungere la
tensione di vapore del liquido stesso: quindi un cambiamento di fase in
gas. Gli ultrasuoni agiscono creando una disgregazione graduale delle
cellule adipose, ciò fa si che il grasso contenuto nell’adipocita stravasi
nell’interstizio, attraversi il circolo linfatico, ed infine venga escreto
tramite reni e fegato. Il risultato finale è una riduzione del volume del
tessuto adiposo”.
Per
ottenere questo fenomeno è indispensabile che l’apparecchio generatore di
ultrasuoni abbia una potenza adeguata ed utilizzi degli ultrasuoni con
frequenze tra i 30 kHz e i 40 kHz (ULTRASUONI A BASSE FREQUENZE),
invece frequenze più alte non riescono ad ottenere l’effetto estetico
ricercato ed è qui che arriva la differenza tra i due trattamenti perché come
sottolinea la Dott.ssa Gallina “la legge (DECRETO 12 maggio 2011 , n. 110 in
tema del regolamento di attuazione dell’articolo 10, comma 1, della legge 4
gennaio 1990, n. 1, relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per
l’attività di estetista) indica che l’estetista può usare solamente
macchinari per cavitazione che producano ultrasuoni tra 0,8 MHz e 3,5 MHz
(ULTRASUONI AD ALTE FREQUENZE), cioè quelle frequenze che sono poco utili allo
scopo estetico di andare a colpire il grasso!”
Riassumendo
quindi: il medico usa le basse frequenze che vanno in profondità nei tessuti e
determinano un grande effetto estetico, l’estetista per legge può usare solo le
alte frequenze che rimangono in superficie con risultati nella maggioranza dei
casi alquanto deludenti.
Tel.: 039651573
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