Nelle
Aule del Senato riecheggia la voce di un fantomatico profeta che reclama: "Avevo
ragione io", parole che fanno trasalire chi fino ad ora non gli aveva dato
credito.
Stiamo
parlando di Renato Brunetta che
questa volta reclama la paternità delle dichiarazioni fatte da lungo tempo
sulla disastrosa situazione economica italiana, quando inascoltato dava l’allarme
mentre Renzi e il suo governo si professavano certi di un lieve miglioramento.
Ed invece no, aveva ragione l’esponente azzurro che ora dopo i dati resi noti
che vedono il Paese sull'orlo della recessione prosegue nelle sue profezie.
Brunetta
forte del risultato ottenuto con la sua previsione a lungo termine striglia il
governo ricordando che già nei mesi scorsi aveva predetto che: “Con la crescita
zero o sotto zero saltano tutti i conti. Saltano i conti del gettito fiscale e
saltano quelli delle uscite del welfare perché aumentano i “morti e feriti” sul
fronte del lavoro, con più cassa integrazione, meno contributi, più indennità
di disoccupazione e così via. Insomma, aumenterà il deficit e tutti gli
obiettivi fissati con l’Unione europea e nel Def vanno gambe per aria”.
A questo punto l’esponente di Forza Italia, azzarda un nuovo vaticinio: in autunno vi sarà una nuova manovra correttiva, in poche parole nuovi balzelli iniqui per tutti i cittadini, in quanto spiega: "Bisogna dire le cose con chiarezza. Se si vogliono confermare gli obiettivi e gli impegni di finanza pubblica ci sono da recuperare dai 25 ai 30 miliardi per quest’anno e per il 2015. L’Europa non può farci nessuno sconto. Questa è la situazione”.
A questo punto l’esponente di Forza Italia, azzarda un nuovo vaticinio: in autunno vi sarà una nuova manovra correttiva, in poche parole nuovi balzelli iniqui per tutti i cittadini, in quanto spiega: "Bisogna dire le cose con chiarezza. Se si vogliono confermare gli obiettivi e gli impegni di finanza pubblica ci sono da recuperare dai 25 ai 30 miliardi per quest’anno e per il 2015. L’Europa non può farci nessuno sconto. Questa è la situazione”.
A confermare la
sua certezza sugli accadimenti del futuro, vi sarebbe anche la riflessione su
quegli 80 euro in busta paga che al momento sembrano essere stati solo una
spesa inutile, considerando che in termini di acquisto non hanno migliorato di
una virgola i risultati deludenti dei mesi precedenti. Ed è così che se
conferma che le sue previsioni sono le stesse di Berlusconi che non a caso
spiega: “mi ha affidato la responsabilità
pubblica dell’opposizione sull’economia e sui conti”, sembra ormai sempre più
certo l’avvento di nuove tasse da settembre in poi che cadranno come un macigno
sulla testa di noi cittadini inermi.
Posta un commento