In un’estate che di torrido sembra avere poco,
non è il sole che da alla testa, ma la semplice pazzia che quasi giornalmente
colpisce tragicamente numerose famiglie.
Non stiamo parlando delle vittime di
Stato, ovvero di coloro che si suicidano a causa della crisi, ma di uomini che
colpiti dalla temibile malattia della gelosia o per futili motivi riguardanti
la fine di un amore o di un matrimonio, decidono di sterminare chi è con loro
coinvolto sentimentale: mogli, compagne e figli.
L’ultimo caso che ha sconvolto il nostro Paese
è quello che ha visto coinvolta una famiglia islamica a Roma dove un uomo, il
capofamiglia, munito di mannaia ha prima decapitato la compagna e poi con la
stessa all’arrivo della polizia ha cercato di aggredire le forze dell’ordine
che per difendersi hanno dovuto aprire il fuoco con conseguenze fatali per l’islamico.
Ordinaria follia di cui ancora non si ha una spiegazione certa e che sembra esseer
accomunabile a quanto avvenuto a Monasterace, nel reggino, qualche giorno fa,
dove Giuseppe
Pilato al termine di una lite con la moglie la 31 enne
Mary Cirillo, l’ha freddata con un colpo
di fucile prima di fuggire.
Come vedete anche in questo caso non esiste una sostanziale differenza
tra gli omicidi passionali, non hanno colore, possono accadere in famiglie
italiane come in quelle straniere, diversi i metodi utilizzati, a seconda della
propria cultura, ma con un risultato comunque tragico: la decisione premeditata
di uccidere un proprio caro. Cosa spingerà questi uomini a decidere di porre
fine alla vita di un altro essere vivente? E’ come se ormai la vita non avesse
più alcun valore e bastasse quindi un nonnulla per scatenare la furia omicida
di soggetti che probabilmente hanno già alcuni disturbi mentali che vengono
acuiti non si sa per qual motivo e in che modo.
Che sia forse anche questa la
volontà di chi attraverso i media e non solo cerca di far passare come normale
quotidianità il vedere uomini e donne decapitati o uccisi sotto una pioggia di
proiettili nella speranza che i soggetti più deboli possano poi replicare
quanto visto nei film o nei telegiornali nella propria vita? Che si tratti della
tanto fantomatica ‘Eliminazione Selettiva’?
G.M.
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