Mentre di giorno in giorno diventa
sempre più pressante da parte del governo e del Colle la volontà di far passare
la Riforma del Senato, costi quel che costi, c’è chi si chiede che fine abbia
fatto la famosa legge elettorale, il fantomatico Italicum.
Ebbene si, sembra essere stato messo
nel cassetto l’Italicum, quella bozza di riforma della legge elettorale sui cui
si fonda il famoso patto al Nazareno tra Berlusconi e Renzi, tutti ormai
parlano e discutono solo delle riforme Costituzionali e nessuno, se non l’ex
Cavaliere e l’Ncd, sembrano essersene resi conto. La battaglia sulle Riforme
rischia quindi di essere ormai per molti l’escamotage per andare ad elezioni
anticipate.
Tra gli esponenti del Pd si vocifera
infatti che Renzi vorrebbe andare al voto il prima possibile visti i sondaggi a
suo favore e che lo farebbe anche per un altro motivo: creare un squadra sua,
senza più dover ascoltare nessuno che intralci la sua strada, come sta
accadendo ad esempio in questi giorni con Alfano che chiede modifiche
all’Italicum e non solo. Ci sarebbero anche più poltrone dove posizionare anche
gli anti renziani, quella fronda che tanto lo infastidisce, che a quel punto
potrebbe anche disciogliersi come neve al sole pur di un posticino, secondo il
premier.
Tutto quindi sembrerebbe proprio
andare nella direzione di un bel voto anticipato nel quale il premier
risulterebbe la vittima di chi non vuol cambiare, portandosi a casa un’altra
bella fetta di elettorato che dopo il dono degli 80 euro, ora crederebbe anche
alla favola del povero Renzi sedotto e abbandonato anche dai suoi uomini. Si
sa, nel nostro Paese sembra avere molto appeal quel vittimismo che ci porta ad
aiutare sempre chiunque e comunque ci sembri in difficoltà anche se in realtà
poi scopriamo che proprio così non è.
Chissà se Berlusconi,
resosi conto dell’imbroglio renziano riuscirà a portare al centro della
discussione il tema della legge elettorale e far cascare il castello di sabbia
creato ad arte dal premier con l’aiutino dell’inquilino del Colle? Certo è che
al momento deve lottare sia con i dissidenti interni e fare i conti con il suo
nuovo centrodestra che sembra essere sempre più lontano considerando che
nessuno vuole rinunciare a primeggiare…..
Redazione Roma
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