C’è chi in questi
giorni afferma che l’inquilino del Colle avrebbe fatto delle minacce neanche
troppo velate a quei senatori dissidenti che non avendo digerito il patto del
Nazareno, da entrambi le parti, sarebbero pronti a far saltare il tavolo delle
riforme e i sogni di Renzi e Napolitano.
Secondo queste
indiscrezioni nei corridoi dei Palazzi i dissidenti di Forza Italia e del Pd si
scambiavano le informazioni su queste fantomatiche telefonate fatte da
Napolitano nelle quali avrebbe dichiarato: "Non posso tenere in
piedi un governo
che non ha la fiducia sulle riforme costituzionali", un messaggio chiaro
per far capire che o le Riforme vanno avanti o sarà costretto a sciogliere le
Camere. Questo in realtà è anche il grande timore di Renzi che sa che il suo
posto a Palazzo Chigi è molto traballante in queste settimane a causa di
tensioni e di rinvii. Una possibilità, quella del voto anticipato in caso di
fallimento delle Riforme Costituzionali che è già stata paventata in questi
giorni da molti Senatori e non solo, visti i tempi e i modi in cui verrà discussa
la riforma del Senato.
La notizia però di
questa forte intromissione all’interno di quelle che sono le dinamiche
politiche in cui Napolitano per il ruolo Istituzionale che riveste, non
dovrebbero essere di sua competenza e quindi men che meno potrebbe metterci lo
zampino, in realtà dopo aver fatto il giro del Paese, sembrano essere state smentite
dallo stesso in quanto ha deciso di commentare queste ricostruzioni attraverso
una nota ufficiale nella quale si evince che “Il Presidente
della Repubblica segue con preoccupazione gli sviluppi della situazione
parlamentare, ma è destituita di ogni fondamento la notizia di sue telefonate
di pressione a «parlamentari ribelli» riportata su Internet e su un
quotidiano».
Nonostante questo bailamme di
notizie e smentite certo è che l’unico a rimanere, almeno a parole, sicuro
della riuscita delle riforma del Senato è Renzi che è convinto del fatto che
anche se su qualche emendamento potrà scivolare a Palazzo Madama, il tutto
verrà poi modificato alla Camera dei Deputati dove sembra esser certo al
momento di non dover affrontare nuovi nemici interni …
G.M.
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