Mentre
si cerca di cambiare il volto delle istituzioni silenziosamente si sta
combattendo anche una altra battaglia che ha a che fare questa volta con la
giustizia.
Prima
di raccontarvi quello che sta accadendo a nostra insaputa, vorrei capire
insieme a voi come è possibile che i senatori restino in carica per sette anni
e siano gli stessi consiglieri regionali e sindaci che in realtà per Legge
restano molto meno a rivestire quei ruoli.
Qualcuno
avrà pensato alla soluzione del problema? Cosa accadrà in caso il Sindaco che è
anche Senatore non viene rieletto? Rimane comunque a Palazzo Madama? Lo farà a questo punto rimettendoci di suo
considerando che non dovrebbero essere retribuiti e non dovrebbero ricevere l’indennità?
Si
tratta a nostro avviso di un problema interessante di cui non capiamo come
nessuno ancora abbia sollevato la questione, stiamo parlando di una riforma
Costituzionale che a questo punto rischierebbe di avere un vulnus difficile da
risolvere se non attraverso nuove modifiche. Che come ormai troppo spesso
accade nel nostro Paese, la mano destra non sa quello che fa la sinistra e
quindi non si ricordano le regole che vigono nei consigli comunali e regionali?
La
nostra speranza è che si tratti solo di un nostro dubbio e che probabilmente
non avendo la possibilità di leggere tutti gli emendamenti ce ne sia uno che ci
spiegherà esattamente come sarà possibile dare a questo punto la staffetta tra
un Senatore e l’altro a più di mezza legislatura e come faranno a spartirsi i
posti in caso si avvicendassero maggioranze diverse e quindi si verrebbero a
creare nuove maggioranze al Senato. Ad occhio e croce sembra una grande
baraonda questo nuovo Senato che forse rischia di rendere ancor meno agibili i
lavori di riforme necessarie al nostro Paese.
Probabilmente
nessuno ha sollevato il problema anche perché in queste ore c’è chi lotta per
un posto come giudice della Consulta e voci di corridoio affermano che ancora
una volta Pd e F.I. avrebbero fatto un accordo segreto. Se sarà vero lo
scopriremo e presto e la conferma sarà la presenza di due nomi, per il Pd Luciano Violante e per Forza Italia Niccolò Ghedini.
G.M.
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