Un tempo non
sarebbe mai stato immaginabile vedere due leader politici dello stesso partito
scontrarsi in pubblico smentendosi a vicenda e cercando di farsi le scarpe in
maniera così evidente come sta accadendo in questi ultimi anni.
Gli esempi di
leader esautorati dai propri generali sarebbero innumerevoli a partire da
quella Lega che in molti dicono abbia voluto per mano dei famosi colonnelli far
fuori il leader storico Bossi creando scandali che tutt'ora non hanno trovato
alcun fondamento, per arrivare a questi giorni dove dopo che Letta è stato
messo in un angolo da Renzi, si vedono e si sentono le diatribe interne che
escono allo scoperto.
Una volta a
botteghe oscure o nei primi anni della Lega tutto si risolveva in stanze chiuse
e a volte uscendo con un occhio nero, la posizione era quella e nessuno osava
discuterne o ancor peggio dichiararne l’erroneità in pubblico. Ma si sa tutto
cambia e il destino della politica è diventato quello di divenire negli una
grande bagarre. Per tornare ai giorni nostri ormai la sinistra di Renzi è
dilaniata e non fanno quasi più notizia le dichiarazioni di esponenti come Giuseppe
Civati e Matteo Renzi che sembrano scontrarsi a suon di vetriolo, certo è che D’Alema
e Veltroni non avrebbero mai rotto così.
Forse anche i
leader sono cambiati, ricordiamo ad esempio Berlinguer, non erano così
personalistici come Renzi e soprattutto sapevano dare spazio a tutti sapendo
però tenere in mano le redini del partito, grazie forse a quella esperienza che
si erano fatti negli anni e agli studi che avevano fatto sulla storia di quel
partito che amavano dal profondo del cuore.
Quello che manca
oggi nella politica italiana è infatti quel cuore che è stato sostituito
unicamente con la furbizia ma così si sa non si va molto lontano.
Quello che forse
manca è anche la capacità di parlare a quella fiammella che per decenni,
soprattutto negli ‘60-‘70 ha portato migliaia di giovani nelle piazze a credere
in un ideale, che sia quello di sinistra o quello di destra, ci si rispecchiava
in quegli uomini che sapevano che “il potere logora chi non lo ha” e non ne
facevano mistero ma un motivo di forza spiegando alla gente tutto in maniera
semplice, certo, sicuramente anche loro avranno rubato ma avevano almeno l’accortezza
di lasciare qualcosa anche al popolo...
G.M.
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