Il nostro è un Paese ricco
di sorprese a volte anche inimmaginabili come il ritorno del redivivo
Gianfranco Fini. Non si tratta di uno scherzo ma della conferma ad alcune
indiscrezioni che darebbero per certo un incontro che segreto non è rimasto tra
Fini e Cicchitto.
Stiamo parlando quindi
di due politici che in comune al momento hanno solo l’avversione per quel
Silvio Berlusconi che quando erano entrambi nel Pdl li aveva fatti dividere
tant’è che Cicchitto era stato proprio uno dei primi ad accusare Fini di essere
un traditore. I tempi cambiano e anche le opinioni e così Cicchitto attualmente
nel Ncd sembra essere pronto a mettere in atto un altro grande abbandono,
quello nei confronti di Angelino Alfano.
Ricostruendo il puzzle quindi, sembrerebbe
chiaro che se Fini vuole tornare in politica e si incontra con uno degli
esponenti del Ncd che vuole abbandonare il suo leader è per cercare di
costruire un nuovo centro e magari portare con sé altri esponenti politici per
fondare un partito nuovo di zecca.
Gli elementi per poter
ipotizzare nella riuscita di un progetto di questo genere ci sarebbero tutti
considerando che molti all'interno del Ncd non vogliono essere stretti dall'abbraccio
mortale di Berlusconi che sembrerebbe al momento per Alfano l’unica possibilità
per mantenersi un posto al sole. Questi dissidenti capeggiati dallo stesso
Cicchitto potrebbero invece unirsi ai
centristi di Cesa e Mario Mauro che con Futuro
e Libertà hanno ottenuto scarsi risultati e creare una nuova maggioranza
del centrodestra che abbia però come comun denominatore non allearsi con Silvio
Berlusconi.
Tra i fautori
di questo fantomatico segreto accordo vi
sarebbero anche altri esponenti di spicco che seguirebbero Cicchitto tra cui
due big come Gaetano Quagliariello e il ministro della Salute Beatrice
Lorenzin, il patto si baserebbe sugli accordi per i quali non
si discute e non si aprono le porte ai berlusconiani oltranzisti, ai leghisti
"lepenisti" e agli anti-euro Crosetto, Meloni e La Russa.
Tutto quindi sarebbe
pronto per un ritorno ad un centro moderato nel quale Fini avrebbe il compito
di tirare le fila per ricompattare quel centro che vedrebbe uniti: Scelta civica, i Popolari per l'Italia di Mario
Mauro e l'Udc di Cesa.
Non ci resta che attendere per scoprire quale sarà il loro programma e da cosa
si distinguerà rispetto a quello di Berlusconi.
Redazione Roma
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