Al
momento nulla da fare per il segretario della lega Nord, Matteo Salvini e il
Front National di Marine Le Pen per quanto riguarda la fondazione di un loro
gruppo euroscettico nel Parlamento europeo.
Purtroppo
i due leader non sono riusciti entro la scadenza del 23 giugno a trovare almeno
25 deputati di sette Paesi diversi che aderissero al loro progetto, ma
nonostante questo sembrerebbe che i due continuino a crederci tant’è che lo
stesso segretario della Lega Nord afferma: «Il gruppo ci sarà e sarà più
omogeneo di quello di Grillo».
E se per il momento il destino degli eletti del
Caroccio è quello di rimanere tra i non iscritti ad alcun gruppo volano le
critiche verso quel gruppo di euroscettici che si è riuscito invece a
costituire, quello di cui fanno parte l’Ukip di Nigel Farage e il Movimento
cinque stelle, ai quali Salvini lancia un messaggio di fuoco: «diciamo un bel “grazie” al duo
Grillo-Farage. Al primo basta sparare qualche castroneria irrealizzabile, a
Farage fare gli interessi della City finanziaria londinese. E dell’euro chi se
ne frega. A Beppe piace, mentre Nick ha la sterlina e se la tiene
stretta».
Critiche
dure che vengono rinforzate da parole altrettanto forti in quanto per molti
all’interno del Carroccio il problema reale sarebbe quello dei poteri forti che
in ogni modo li avrebbe ostacolati tant'è che per alcuni «Siamo il gruppo del
Parlamento europeo più ostacolato della storia, il che ci fa capire che siamo
nel giusto”.
Tra i due
leader nonostante la sconfitta morale, i rapporti restano comunque stretti e
forte resta la volontà di proseguire su
una comune strada, anche se il leader del Carroccio in un qualche modo sembra
voler tirare le orecchie alla Le Pen, quando dopo aver sottolineato di aver
apprezzato come ha condotto le trattative si lascia sfuggire che forse lui
sarebbe stato forse meno selettivo.
La
speranza dei due rimane nel fatto che essendoci stati molti fuoriusciti in
queste ultime settimane a causa di tensioni all'interno dei vari gruppi questi
possano prima o poi avvicinarsi alla loro posizione per poter così creare
quanto prima un “vero gruppo euroscettico”.
Redazione Esteri
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