Come sempre
questo sembra il governo dei grandi annunci nei quali si promettono rivoluzioni
che a conti fatti sembrano essere alquanto disattese e soprattutto poco
fruttifere.
Questo è il caso del Decreto crescita bis, il
numero 179 del 2012, per il quale a partire da inizio settimana tutte le
imprese e i professionisti dovranno dare la possibilità ai loro clienti di
effettuare pagamenti tramite bancomat, carte di credito o prepagate attraverso
postazioni Pos, ovvero quel sistema che permette il trasferimento di soldi direttamente dal conto del cliente a quello
dell’esercente o del fornitore senza l’uso dei contanti.
La norma era
nata soprattutto per controllare in maniera più efficace che non ci fossero
evasori e consentire ai cittadini che volevano pagare gli acquisti di somma
superiore a 30 euro di poterlo fare tranquillamente in questo modo. Ma, fatta
la legge trovato l’inganno e così si scopre che questa bella idea ingegnata
dopo mesi di studi e sedute parlamentari a spese di noi cittadini, ha una
peccata enorme: introduce un obbligo senza prevederne una sanzione.
Che tradotto
in soldoni vuol dire che i cittadini possono chiedere di pagare tramite Pos, ma
in caso l’idraulico o il falegname l’ abbia dimenticato a casa o visti gli alti
costi non ne sia possessore, non possono né rifiutarsi di pagare né chiedere
che venga sanzionato il fruitore del servizio che non ha seguito la norma,
perché il decreto non prevede questa possibilità.
Peccato che
tutti i media dando la notizia di questa avventuristica iniziativa del governo
oltre ad non aver messo al corrente dei cittadini la loro possibilità di
chiedere di pagare con il bancomat ma non il loro diritto di vedersi dare
risposta affermativa, non abbiano anche spiegato che forse il governo non aveva
fatto i conti con il costo in cui deve incorrere un esercente per potersi
munire di questa installazione Pos.
E se l’errore
normativo è dà attribuire al governo Monti, perché si tratta dell’attuazione del
Decreto Sviluppo varato nel 2012 certo è che un piccolo interventino da parte
del premier e del suo esecutivo doveva essere messo in atto prima che la nuova
norma entrasse in vigore, forse però questo favore alle banche sarà stata
voluto anche da Renzi che invece che chiudere un occhio ha preferito chiuderli
tutti e due…
G.M.
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