I soldi
non ci sono o meglio cercano di reperire sempre più risorse spillando quanto
più possibile dalle tasche degli italiani e poi si scopre grazie allo «Sblocca
Italia» con il quale si dovrebbe andare
a sbloccare immobili attualmente fermi come caserme bloccate e cantieri fermi,
che ci sono a disposizione oltre un miliardo di euro (forse di più), presi
dalle risorse a suo tempo allocate per opere pubbliche rimaste incompiute, che
saranno definanziate.
Ben venga
che i Capomastri dei Comuni del nostro Paese indichino quelle che sono una
serie di opere da sbloccare, ma quello che ci chiediamo è se era necessario sia
dover pensare ad un decreto legge per mettere a disposizione queste risorse e
soprattutto se era questo il momento, considerando che nel calderone delle
misure da discutere a luglio vi sono anche la riforma del Senato e della legge
elettorale.
Secondo
il governo saranno in discussione nel mese che sta per giungere in quanto è
necessario quanto prima fare in modo di accelerare opere immediatamente
cantierabili o già cantierate e tra le più importanti vi saranno le linee
ferroviarie ad Alta Velocità Napoli-Bari e Brescia-Padova, nonché il riordino
delle autorità portuali, nuove norme sugli appalti, il piano nazionale per la
logistica, e la fusione tra Motorizzazione e Pubblico registro automobilistico.
Nulla da
dire, sicuramente si tratta di una operazione molto importante e molto utile,
ma crediamo che in un momento come quello attuale dove i suicidi degli
imprenditori a causa della crisi proseguono ormai sotto l’indifferenza dei
media e di tutti, sarebbe stato necessario intervenire prima con riforme che
agevolassero queste categorie e che dessero respiro a tutte quelle famiglie che
faticano ad arrivare a fine mese.
Ma si sa,
questo è il Paese degli appalti e degli amici degli amici. Expo e Mose docet…..
G.M.
Posta un commento