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sabato 17 maggio 2014

Più Politica - Ultimo week end di campagna elettorale

Manca una settimana alla fatidica data delle elezioni Europee e tutti sembrano essere in fibrillazione per gli ultimi comizi di campagna elettorale.

Il rush finale di campagna elettorale vede i due leader dei maggiori partiti, Berlusconi e Renzi a proferire il ‘verbo’ in giro per l’Italia con un obiettivo comune: sparare a zero contro Grillo. Renzi che nel week end ha fatto tappa in Emilia Romagna, qui ha puntato prima il dito sul caso giudiziario che ha coinvolto l’Expo rimarcando che: «Fanno il Daspo ai tifosi, va fatto il Daspo ai politici che prendono le tangenti: non deve accadere mai più» e come fosse insieme al Pd il nuovo salvatore della patria ha cercato di conquistarsi nuovi voti  affermando che: «Tocca a noi salvare l’Italia, e ridare speranza: o il Pd salva l’Italia o l’Italia non la salva nessuno. Se ce la fa il governo, ce la fa l’Italia e se ce la fa l’Italia, si dà speranza all'Europa».

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E come nelle migliori commedie degli anni ’60 ha cercato anche di accendere una scintilla nei cuori dei militanti di sinistra ribadendo: «Non vi chiedo di avere fiducia in me ma in noi, in voi. Col “ghe pensi mi” non siamo andati da nessuna parte». Come sempre alla fine l’ironia e le battute non sono mancate, soprattutto quando ha tirato le orecchie a Grillo il cui nome è stato stravolto «Caro Beppegufo, non si fischia l’inno nazionale perché noi vogliamo bene all'Italia, siamo italiani prima che democratici e noi l’inno lo portiamo nelle scuole».

Nel frattempo anche Berlusconi intervenendo telefonicamente ad una manifestazione elettorale a Napoli attacca Grillo sottolineando che «L’altro ieri Grillo ha detto che se il suo partito avrà il primo posto alle Europee farà una marcia su Roma. Si sbaglia. La marcia la faremo noi. Il M5S manderà in Europa i parlamentari che conosciamo e sappiamo che persone sono, saranno pochi e verranno isolati. I piccoli partiti, ammesso che supereranno il 4%, riusciranno a mandare pochi e ininfluenti parlamentari».


Tutti contro Grillo sembra ormai essere la manovra di scuderia tanto degli uomini di F.I quanto dei renziani che temono di essere surclassati soprattutto dopo gli ultimi eventi giudiziari da un movimento che a parole sembra essere molto forte ma che nei fatti ancora non è stato in grado di proferire una proposta o dare una risposta a parte: faremo i referendum per decidere…

Redazione Roma

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