Primo Maggio all’insegna delle parole quando i
cittadini invece vorrebbero i fatti. Sono ormai troppi gli italiani che in
questa giornata sono impossibilitati a festeggiare qualcosa, considerando che
il lavoro sembra essere diventato un miraggio per tutti come la pensione.
Ad accorgersene sono in molti a partire dallo stesso Presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano che ha aperto uno dei suoi discorsi
affermando: «Se volessimo dare un nome» a questa giornata del Primo Maggio,
«non è eccessivo parlare di «allarme lavoro». Ma anche chi si occupa di curare
e addestrare l’animo umano agli insegnamenti di Cristo, Papa Francesco, in
questa giornata non può che dedicare il suo pensiero ai tanti disoccupati
chiamando in causa la dignità umana: «Chiedo a quanti hanno responsabilità
politica di non dimenticare due cose: la dignità umana e il bene comune».
Una ricorrenza questa nella quale tutti si accorgono
che qualcosa nel Paese e non solo, non sta andando nella direzione giusta,
tant’è che la preoccupazione è forte anche per coloro che avrebbero il compito
di difendere i lavoratori: i Sindacati. E se da loro noi ci aspettiamo risposte
e soluzioni purtroppo ancora una volta ci ritroviamo ad ascoltare belle parole
di vicinanza per i meno fortunati ma nessuna operazione concreta, solo la
descrizione della realtà quando il segretario della Cgil Susanna Camusso sottolinea che stiamo vivendo una grave
azione di «impoverimento del Paese» ad opera delle istituzioni.
Ebbene si, invece di trovare la risoluzione del
problema purtroppo anche i sindacati cercano semplicemente di trovare a chi
scaricare le colpe, per non far rendere conto ai cittadini che in fondo anche
loro sono complici di quanto ha fatto o non ha fatto il Governo fino ad ora, ma
in fondo si sa, nel nostro Paese basta fare lo ‘scarica barili’ per diventare i
paladini di una finta battaglia e spingere per proposte molto populiste che
dicono tutto e niente come « bisogna avere il coraggio di passare ad una
stagione vera di investimenti per il lavoro». Peccato che non dicano dove
andare a prendere i fondi per gli investimenti e dove andrebbero investiti.
Nessuna sorpresa o novità quindi per questo Primo
Maggio, le solite polemiche e schermaglie che come sempre non porteranno nulla
di nuovo per i lavoratori e i disoccupati…
G.M.
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