Che sia un caso creato o la
realtà non potremo mai saperlo se non dagli stessi interessati che al momento
tacciono, ma fatto sta che sembrerebbe che la defenestrazione di Berlusconi per
mettere al suo posto Monti non fu un caso ma il risultato di diverse manovre
diversive.
Grazie ad una telefonata
anonima fatta ad un noto programma radio sembrerebbe essere stato svelato il
mistero che portò alla fine del governo dell’ex Cavaliere di cui lo stesso
aveva dato negli scorsi giorni notizia sottolineando che: “Ho dodici testimoni
che hanno sentito la voce di Napolitano messa in diretta da Fini per
convincerlo che poteva fare la sua operazione politica perché aveva le spalle
coperte". In poche parole la decaduta di Berlusconi sarebbe avvenuta prima
dell’abbandono del primo figliol
prodigo: Gianfranco Fini, spinto a compiere quell'atto di patricidio
dall'inquilino del Colle.
Il testimone anonimo afferma
che quanto detto dall'ex Cavaliere è vero e si azzarda anche a raccontare i
particolari di quell'evento storico spiegando: "Berlusconi ha detto la verità sul primo colpo di Stato, quello di
Fini...E' una cosa reale...Era una riunione con Fini, c'erano la bellezza di 12 persone del
Pdl. Fini ha messo in viva voce la telefonata di Napolitano, per far sentire a
tutti che quello che voleva fare non era una cosa personale contro Berlusconi
ma erano le alte sfere del potere a dirgli di farlo".
Ma all’epoca dei fatti, per
farvi capire meglio di cosa stiamo parlando, non era ancora giunto il momento
dell’abbandono perché la data della misteriosa telefonata avviene alla fine del
2010 pochi giorni prima di quella che per Berlusconi è stata la quasi Caporetto
quando riuscì a passare il voto di fiducia ma solo grazie a tre voti. Lo scopo
di Fini di far ascoltare quella telefonata in viva voce, secondo il testimone
anonimo era “perché doveva convincere una parte del partito ad allontanarsi da
Berlusconi e a far cadere il governo nel voto di fiducia. Napolitano chiese la disponibilità a Gianfranco Fini di formare un nuovo governo. Gli
chiese se se la sentiva".
Tutto quindi anche dopo le
vicissitudini che noi tutti conosciamo sembrerebbe però così avere una
spiegazione, anche il ruolo che in seguito rivestì Fini, che rimase Presidente
della Camera anche dopo la nascita del Fli.
Anche questo però con grande
probabilità rimarrà uno dei tanti misteri che avvolgono la storia del nostro
Paese di cui non sapremo mai dove inizi la verità e dove finisca la fantasia.
Leggenda o realtà? Nessuno può dirlo.
Redazione di Roma
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