Chi ultimamente si è recato nel ‘Palazzo del potere
Europeo’ lo descrive come un grande centro commerciale, dove quasi tutti gli
eletti, soprattutto quelli italiani si presentano molto raramente, un giorno
alla settimana, solitamente il mercoledì.
Purtroppo il triste primato degli Eurodeputati italiani
ci vede come i più assenteisti anche se viene fatta una eccezione: Oreste Rossi
che risulta invece essere uno dei più presenti a livello europeo e tra i più
efficienti in termini oltre che di presenza anche di progetti presentati,
tant'è che gli è stato riconosciuto dal CIRCAP centro studi dell’Università di
Pisa di essere stato il parlamentare europeo più attivo, presente al 100% delle
sedute, della delegazione italiana sia nel 2011 che nel 2012.
Questo per
farvi capire che se in rari casi i nostri rappresentati in Europa lavoravano
seriamente, in altri, la stragrande maggioranza spesso non si presentano
neanche durante i lavori di Assemblea e vengono comunque proficuamente pagati
per non far nulla. Molto spesso infatti la candidatura al Parlamento Europeo
tocca a chi non si vuole fra le scatole nella politica Nazionale.
La storia
oggi sembra toccare il partito del premier, tanto è vero che Renzi, non potendo
‘rottamare’ completamente D’Alema ha ben deciso, sembrerebbe, di spedirlo in
Europa e così alla domanda: D’Alema sarà candidato per le Europee? Renzi
risponde in maniera molto diplomatica ma che lascia intravedere che questa sarà
la strada: «Ne discuteremo».
Nonostante
tra i due scorra ‘cattivo’ sangue, Renzi deve tener conto che i dalemiani
potrebbero essere molto pericolosi per lui. L’unica cosa che ci dispiace è che
come sempre, troppi nostri Europarlamentari non prendono sul serio il loro
incarico e i primi a farlo sono però i leader dei partiti che pensano di
utilizzare il Parlamento Europeo come una panchina invece che come un luogo
dove cercare di portare a casa risultati per i cittadini italiani che li
mantengono.
G.M.
Posta un commento