
L'edificazione di muri per difendersi da una immigrazione selvaggia sembra essere la soluzione più opportuna per molti Paesi.
Dopo Israele anche la Spagna per cercare di contrastare i frequenti tentativi di immigrazione clandestina a Melilla, una delle due enclavi spagnole in Marocco, ha preso la decisione di installare nuovamente, lungo la frontiera, delle lame trancianti, rimosse nel 2007.
Secondo Abdelmalik El Barkani, delegato del governo spagnolo sulle questioni migratorie, si tratta di "Recinzioni che come dal programma di sicurezza saranno rinforzate su 6 dei 9 km totali, prevedendo l’installazione di un nuovo muro e di filo spinato, messa in opera già cominciata e che terminerà entro fine mese", che servirà a dissuadere gli immigrati ad entrare illegalmente in Europa.
Nonostante l'Europa per bocca di Niel Muiznieks, commissario per i diritti umani del consiglio europeo, chieda la non realizzazione, la Spagna ora dice no al diktat su "frontiere aperte". Perché solo in Italia i nostri governanti si lasciano comandare a bacchetta da un'Europa sempre più matrigna?
Giulia Macchi
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