Passando dal caso Kazako a quello dei due Maro' ancora in mani straniere possiamo pensare solo a due possibili scenari entrambi degni di nota negativa. L'ignoranza in campo di diritto internazionale e' presente in entrambi i casi.
Alma Ablazova è stata prelevata da un'abitazione privata, portata in questura, poi all'ufficio immigrazione, successivamente internata per 48 ore nel Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria alla periferia di Roma prima di esser trasferita a Ciampino per esser messa su un aereo privato e mandata forzosamente in Kazakistan con la figlia.
In questo caso le autorità italiane hanno violato il Testo Unico sull'Immigrazione, gli obblighi internazionali discendenti dalla ratifica italiana della Convenzione sui rifugiati del 1951 e, per certi versi, la Convenzione di Vienna sulle Rappresentanze consolari del 1963 oltre che i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani. Per quanto riguarda i nostro Maro' che, secondo un esponente del Governo rientreranno in Italia per Natale (ma siamo a ferragosto), la diplomazia non sta procedendo con sollecitudine ad applicare le regole del diritto internazionale e quindi l'India non ha alcun diritto a processarli perché i fatti sono avvenuti in acque internazionali.
Il secondo possibile scenario, valido anche questo per entrambi i casi, potrebbe invece essere la volontà' di non tener conto del diritto internazionale per motivi economici. Qual si voglia sia lo scenario, sta di fatto che ancora una volta caliano le braghe facendo la figura degli incompetenti e dei faciloni a livello mondiale.
Giulia Macchi
sabato 20 luglio 2013
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