Morire a 25 anni per la superficialità altrui e come direbbe qualcuno "The Show Must Go On" nonostante tutto, e' possibile.
Stiamo parlando della tragedia avvenuta durante il campionato del mondo Supersport in corso a Mosca che ha visto Andrea Antonelli, 25 anni di Castiglione del Lago, perdere la vita durante un incidente nell'avvio della gara in Russia sotto una pioggia torrenziale. Ad investirlo il connazionale Lorenzo Zanetti dopo essere scivolato a terra. Inutili i tentavi di rianimarlo.
Il pilota umbro era al centro del gruppo al momento della caduta, avvenuta sul rettilineo tra la curva 14 e 15, la nube d'acqua sollevata dalle ruote dei piloti ha nascosto Antonelli alla vista di Lorenzo Zanetti che lo ha investito. Anche noi che non siamo esperti motociclisti vedendo la pista, dove l'acqua raggiungeva quasi le caviglie, ci siamo resi conto che non sarebbe stato possibile gareggiare in quelle condizioni o per lo meno che sarebbe stato alquanto azzardato e pericoloso. Cosa ha spinto gli organizzatori e gli stessi piloti a voler comunque proseguire nella gara in condizioni così avverse? I soldi? La fama? Probabilmente l'incoscienza di chi non pensa che un pilota che viene colpito a 250 all'ora da una moto che pesa 160 chilogrammi può ricevere una pressione di 38mila chilogrammi sul cranio.
G.M.
lunedì 22 luglio 2013
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