Con l'arrivo della bella stagione ritorna il fenomeno degli sbarchi di clandestini e con esso le conseguenze di una immigrazione sempre più incontrollata. Aumentano cosi' i casi di delinquenza, di prostituzione, traffico di droga e da qualche anno a questa parte, si è aggiunto il ritorno di malattie infettive, come la malaria e, soprattutto, la tubercolosi, considerata per antonomasia la “malattia dei poveri”, che da noi erano ormai state debellate.
Ed e' cosi' che oggi si scoprono altri due casi di tubercolosi accertati a Pian del Lago, vicino, a Caltanisetta, in Sicilia.
Due ragazzi di 28 e 19 anni, immigrati ospitati al centro di accoglienza locale, hanno sviluppato sintomi che non lasciano spazio ad alcun dubbio: si tratta di tubercolosi. I ragazzi, di nazionalità somala, sono stati ricoverati e nel frattempo continuano i controlli per altri 50 immigrati ospiti del centro e per gli operatori italiani che li hanno assistiti. Con il nuovo allarme dell’OMS lanciato nei giorni scorsi, dopo i nuovi casi di MERS (la ex SARS) la prudenza non è mai troppa in modo particolare con le persone che arrivano dall’Africa e dal Medio Oriente.
Le malattie respiratorie come la tubercolosi sono ancora affrontabili e curabili, ma la MERS è ancora misteriosa e non si hanno i mezzi per capirla e annientarla.
In diversi Paesi di provenienza degli immigrati, la tubercolosi, e non solo, continua a essere una malattia molto diffusa e, anche se alcuni non sono ammalati al momento dell’arrivo nel nostro Paese, hanno già incontrato il microrganismo e, in specifiche condizioni di deprivazione, possono sviluppare la malattia. La maggior parte vive in ambienti affollati e senza riscaldamento, con scarse condizioni igienico-sanitarie, fattori che sicuramente hanno contribuito alla diffusione in Italia di malattie infettive molto pericolose. Un’altra notizia allarmante è che queste malattie sono tornate più forti di prima.
Ad esempio, la tubercolosi è ricomparsa in una forma resistente ai farmaci e a volte è collegata con il virus dell’HIV. Il rischio di contagio di malattie e' molto alto soprattutto per chi è' costretto a stare costantemente a contatto con immigrati che potrebbero essere portatori inconsapevoli di queste malattie. La colpa però non è' loro, ma di chi con un falso buonismo e molto lassismo li ha lasciati entrare e non si è' curato minimamente di accertare le loro condizioni di salute e li ha abbandonati a se stessi.
Come sempre la mal gestione di questo fenomeno, non solo porta rischi enormi per la nostra salute, ma ci costa molto anche in termini economici...
GIULIA MACCHI
sabato 8 giugno 2013
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