Dov'è finita la Spending Review? A chiedercelo
ormai non siamo solo noi cittadini che vediamo ogni giorno milioni di euro
sperperati per stipendi milionari o per spese inutili e superflue.
Di questa idea, ma soprattutto la
stessa domanda sembra essersela posta anche lo stesso Carlo Cottarelli,
Commissario alla Spending Review, che dopo mesi di lavoro e indicazioni date
al governo su dove andare a tagliare spese inutili, stanco del fatto che non ci
sia alcuna intenzione da parte del governo di metterli in atto, spiega:
"Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la
copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o,
in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali”,
secondo Cottarelli con queste pratiche che si vorrebbero utilizzare anche per
mantenere il bonus delle 80 euro e alle quali si sta pensando per finanziare anche
il pensionamento dei lavoratori “quota 96”, “il totale delle risorse che sono state spese
prima di essere state risparmiate per effetto di queste decisioni ammonta ora
1,6 miliardi per il 2015”.
Ed è così che dopo questo messaggio al vetriolo con il quale Cottarelli striglia le orecchie al premier facendo capire che il governo si sta muovendo esattamente nella direzione opposta a quella dei tagli, i rumors di una sua dipartita dal suo incarico si fa sempre più insistente. Secondo i ben informati il passo indietro del Commissario inascoltato avverrebbe dopo l’estate e il premier ne sarebbe già stato informato.
Ed è così che dopo questo messaggio al vetriolo con il quale Cottarelli striglia le orecchie al premier facendo capire che il governo si sta muovendo esattamente nella direzione opposta a quella dei tagli, i rumors di una sua dipartita dal suo incarico si fa sempre più insistente. Secondo i ben informati il passo indietro del Commissario inascoltato avverrebbe dopo l’estate e il premier ne sarebbe già stato informato.
Per molti n realtà Cottarelli a Renzi non è mai piaciuto e si vocifera
che non abbia neanche guardato i 25 dossier preparati e che se questa fosse la
decisione definitiva del Commissario, il premier ne sarebbe ben felice, così
quei documenti riguardanti le spese inutili della Pubblica Amministrazione e
dei Ministeri, rimarrebbero nel cassetto in cui si trovano e non dovrebbe
inimicarsi nessuno come invece accadrebbe se si andassero a tagliare tutte
quelle spese inutili che a pagare come sempre siamo noi cittadini attraverso i
balzelli iniqui.
In fondo come sempre, è più facile far pagare al popolino che togliere i
privilegi alla ‘Casta’ qualunque essa sia …..
Redazione Roma
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