Per il momento niente epurazioni in
Forza Italia anche se Berlusconi rimane fermo su un punto: volti nuovi.
Nonostante a più riprese sia stato bacchettato
da una sua creatura: Raffaele Fitto, l’ex Cavaliere decide di proseguire
seguendo la sua linea di ringiovanimento all'interno delle fila del partito
anche se temendo uno scontro frontale ha deciso di ammorbidire la sua linea
rassicurando che ci sarà sempre spazio e ruoli per la vecchia guardia che non
saranno del tutto rottamati.
Sembra proprio infatti che l’atto di
insubordinazione, così è stato vissuto da Berlusconi da parte di Fitto a
commento della disfatta elettorale delle Europee, abbia scosso particolarmente
il leader di F.I. che tenta ora di ricucire il rapporto con colui che si è
permesso di dissentire con lui, spiegando che «Io non voglio allontanare
nessuno, e considero preziosa per il futuro l’esperienza di chi ha lavorato con
me finora, a tutti i livelli».
Questo sembrerebbe voler dire: ‘col
cavolo che ti lascio il partito’ ma nello stesso tempo: ‘ho bisogno anche del
tuo aiuto e soprattutto dei tuoi voti per proseguire con la mia strategia
politica’. Niente da fare quindi per Raffaele Fitto che non solo non si vede
cedere il partito ma si sente anche incalzato da Berlusconi che prospetta per
il futuro «di riuscire anche a coinvolgere forze nuove, energie fresche: se la
politica non è capace di rinnovarsi, la gente la sente sempre più come qualcosa
di estraneo».
E se a buon intenditore poche parole
bastano, Fitto sembra aver capito l’antifona già qualche settimana fa e così
insieme all'amico Cicchitto e il compaesano Mario Mauro ha ben deciso di
iniziare a tracciare una strada diversa per il suo futuro. Certo è che
Berlusconi se si realizzasse il famoso centro formato dai tre amici e da Fini
con l’aiutino magari di Scelta Civica, si troverebbe realmente nei casini: non
riuscirebbe più ad avere quella forza al Sud che gli è stata sempre garantita
non tanto dal suo charme quanto dalle conoscenze di alcuni dei suoi candidati
tra i quali il buon Fitto.
G.M.
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