Pronte a dar battaglia oggi sono tutte le
associazioni anti OGM che saranno davanti al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali a Roma per un Sit-In di protesta. L’occasione era quella di una riunione tra il Ministro Martina e gli Assessori Regionali sul tema OGM, che però
è stata ‘stranamente’ anticipata di un giorno e di cui si è reso noto lo
svolgimento solo ieri in tarda serata.
Gli organizzatori fanno sapere che comunque
loro si presenteranno e il tutto si svolgerà come era stato prestabilito con l’unica
differenza che invece di dare a mano al Ministro Martina una lettera di intenti la consegneranno direttamente al
protocollo
Marco Tiberti responsabile
del Dipartimento Alimentazione dell'European Consumers, raggiunto
telefonicamente ci spiega che nella missiva "Chiediamo al Governo italiano che nella prossima riunione europea del
Consiglio Ambiente, prevista per il 15 maggio, si VOTI CONTRO l’attuale Proposta di modifica della Direttiva
2001/18/CE, che tende ad inattivare la
“clausola di salvaguardia” e a inibire i doveri di tutela della salute e
dell’ambiente che ogni Stato civile deve garantire ai cittadini e alle
generazioni future. Chiediamo inoltre - conclude Tiberti - al Governo e alle Regioni, garanzie precise di una coerente linea politica
di sostegno all’agricoltura italiana sana e biologica, che
contrasti efficacemente l’invasione degli OGM e l’uso indiscriminato
dei pesticidi e dei diserbanti (la triade mortifera), a tutela della
salute pubblica, dell’ambiente e per valorizzare l’agricoltura
italiana".
Ricordiamo ai nostri lettori che una fra
le principali preoccupazioni sollevate dall’opinione pubblica sull’impiego
degli OGM nel settore agroalimentare è rappresentata dal destino di
frammenti di DNA modificato ingeriti dagli animali, che come sostiene il prof. Federico Infascelli della Università Federico II di Napoli, anche utilizzando alimenti convenzionali, il DNA vegetale introdotto con
la dieta non è completamente degradato nel tratto gastro-intestinale.
In merito a questa tematica proprio il
gruppo di ricerca di Nutrizione e Alimentazione animale, della Facoltà di
Medicina Veterinaria dell’Università di Napoli Federico II, ha condotto una serie di indagini in
diverse specie animali mettendo in evidenza la presenza di frammenti di DNA
vegetale nel sangue e in alcuni organi.
Lo studio del destino metabolico del DNA
vegetale di origine alimentare nell’organismo animale, risulta importante al
fine di valutare la sicurezza dei prodotti transgenici. L’integrità
del DNA, infatti, rappresenta il fattore chiave
per un ipotetico trasferimento genico orizzontale del DNA ricombinante dagli
alimenti geneticamente modificati (GM) alla microflora intestinale. Di
interesse non minore risulta la valutazione di possibili effetti
organo-metabolici indotti da una dieta GM.
Redazione Roma
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