Solo a Berlusconi poteva
riuscire l’impresa di trasformare un evento negativo come quello della sua
condanna ai servizi sociali in una grande trovata pubblicitaria che potrebbe
portare anche molti voti a casa F.I..
L’idea geniale che permetterà
all’ex Cavaliere di uscire ancora una volta con una immagine intonsa da quella
che lui definisce «la più grande delle ingiustizie», la condanna per frode
fiscale, è quella di ribaltare la situazione, per prima cosa affermando che
l’affidamento ai servizi sociali, “non è così odiosa, anzi, non lo è affatto.
Ho sempre aiutato gli altri, non può che farmi piacere dare un sostegno a chi è
in difficoltà» ed in secondo luogo ed è qui che troviamo il guizzo geniale:
fare in modo che dalla prossima settimana i candidati di Forza Italia alle
Europee siano tutti “condannati” ai servizi sociali.
Questo non vuol dire che
dovranno commettere dei reati per meritarsi l’affidamento ai servizi sociali,
ma che volontariamente a differenza di Berlusconi che lo dovrà fare come pena
comminata, saranno costretti a fare del bene al prossimo. Ed è così che dopo
l’annuncio di Toti “tutti i capolista ai servizi sociali” si scopre, che
realmente alcuni come Antonio Tajani, il capolista di Forza Italia nella circoscrizione
Centro già svolge volontariato presso una comunità di recupero per
tossicodipendenti, e che quindi non sarà un problema per lui andarci una volta
a settimana, nelle stesse ore in cui Berlusconi si rimbocca le maniche a Cesano
Boscone.
Tutti sembrano essere molto
entusiasti della nuova tattica politica «Più servizi sociali per tutti», tant’è
che anche altri capolista come Elisabetta Gardini, cercano di affermare il loro
impegno già molto forte svolto negli anni nelle varie associazioni che si occupano
di aiutare il prossimo ed infine c’è anche chi come Mastella lancia la missione
chiamata la “banca del tempo”, un progetto dove ognuno mette a disposizione
un’ora del suo tempo, secondo le proprie capacità e le proprie attitudini, in
sostegno degli altri.
Chissà se questa sarà solo la
solita mossa mediatica per portare a casa voti o se durerà negli anni
dimostrandoci che i politici sanno pensare anche al prossimo. Ai posteri
l’ardua sentenza.
G.M.
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