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martedì 17 febbraio 2015

Più Cronaca - Perchè il 17 Febbraio è dedicato ai Gatti?



Il gatto da sempre è stato considerato un essere dotato di una forza esoterica molto forte dal punto di vista mitologico-religioso, caratterizzato da un fascino misterioso e soprannaturale fin dagli albori della nostra Civiltà.

Ed è così che per questo e per molti altri motivi si è deciso dedicargli una giornata e questa è proprio il 17 febbraio. La Festa Nazionale del Gatto è nata nel 1990 quando la giornalista gattofila Claudia Angeletti dopo aver proposto un referendum tra i lettori della rivista "Tuttogatto" stabilì questo come giorno da dedicare ai nostri cari felini.


A vincere fu la signora Oriella Del Col che così motivò la sua proposta per il 17 Febbraio:

1. febbraio è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole.


2. tra i detti popolari febbraio veniva definito “il mese dei gatti e delle streghe” collegando in tal modo gatti e magia


3. il numero 17, nella nostra tradizione è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passati, è stata riservata al gatto


4. la sinistra fama del 17 è determinata dall'anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, di conseguenza “sono morto”. Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite.


5. il 17 diventa quindi “1 vita per 7 volte”!


Ma è importante ricordare che il mito che ruota intorno alla figura del nostro amato felino risale al periodo egiziano quando comparve per la prima volta il termine onomatopeico Myeou che indicava un gatto di sesso maschile e Techau, che si riferiva invece al genere femminile. Secondo quanto si legge nel ‘Libro dei Morti’, gli occhi del gatto trattengono i raggi della luce diurna del sole e la riutilizzano per spaventare con il loro sguardo di fuoco i nemici di Ra, malvagi serpenti che durante la notte attaccavano la terra.


Sempre dagli scritti egizi si evince che il nostro felino era legato alla Dea Bastet (la Dea era solitamente rappresentata con il corpo di donna e con la testa di gatto) amata così tanto da divenire per gli egiziani la dea protettrice della famiglia, dei bambini, delle donne, della danza, del sorgere del sole e divinità che forniva la protezione contro le forze maligne e le malattie.


Tra le varie leggende che nel tempo si sono avvicendate ne vogliamo ricordare una in particolare che arriva dalla Polonia.


La leggenda dei gattini dei salici 

Una gatta era disperata perchè i suoi gattini erano stati appena buttati dal padrone nel fiume. I salici affacciati sulla sponda impietositi dai continui lamenti della gatta, tesero i loro rami sul fiume e così i gattini vi si aggrapparono e si salvarono.

Da quel giorno gli alberi di salice non fioriscono più ma si ricoprono di una morbida infiorescenza bianca in ricordo dei gattini salvati. Tali infiorescenze ancora oggi vengono chiamate proprio "gattini".


G.M.

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