Il Caso Siani e la Falsa Ipocrisia
Il nostro è ormai da
considerarsi il Paese delle polemiche continue. Ed è così che anche il Festival
di Sanremo non poteva non essere travolto da questo 'criticismo' esasperato che
vuol vedere discriminazioni e cattiveria dove a volte non c’è.
L’ironia a volte può
essere tagliente ma non fa che narrare i fatti della vera e cruda realtà di cui
a volte forse dovremmo prendere coscienza.
Stiamo parlando infatti di quella,
definita “gaffe” da milioni di persone che ha visto protagonista l’attore Alessandro
Siani che, a nostro modo di vedere scherzando con un bambino sovrappeso, gli ha
chiesto: "Ma tu ci entri nella poltrona?" .
Come sempre in questo Paese, dove il falso
catto-comunismo prevale sulla realtà, immediate sui Social Network sono arrivate
le critiche da parte di migliaia di utenti, che non capendo l’ironia, hanno
accusato Siani di aver esagerato e di aver fatto una battuta fuori luogo.
Questo esempio però ci sembra giungere a
pennello per comprendere come oramai il nostro sia diventato un mondo dove, colui
che non si trova in una condizione standard, quella imposta dal 'Sistema', nel
nostro caso “magro” non possa essere considerato per quello che realmente è:
sovrappeso.
Ragionate: cosa c’è di male nell'essere sovrappeso? Nulla e
quindi perché non scherzarci sopra?
Se ci fosse stato un ragazzino 'gracilino' e
Siani avesse detto: "Perché non dai posto anche ad un altro visto che occupi solo
mezza poltrona?"
In questo caso nulla probabilmente avrebbe scosso la coscienza
di quei milioni di cittadini pronti a stigmatizzare una semplice constatazione.
Giulia Macchi
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