Si avvicina la fatidica data di San Valentino e quasi tutti
sembrano essere pervasi da un istintiva voglia di amare ed essere amati mentre chi è
ancora single, spesso, vorrebbe che questa festività fosse cancellata dal
calendario.
Per loro e per tutti coloro che credono nell'amore con la ‘A’
maiuscola vogliamo raccontare un’antica leggenda di origine cinese che potrà
essere di grande insegnamento e rivelarci qualcosa di inaspettato che aprirà i
cuori e le menti anche dei più restii, dando conforto alle anime attualmente sole...
Akai Ito – Il Filo Rosso del Destino
Secondo la tradizione cinese ogni persona, sin dalla
nascita, possiede un filo rosso lunghissimo legato al mignolo della mano
sinistra che lo lega in modo indissolubile alla propria anima gemella. Il filo che
è anche indistruttibile e invisibile serve a tenere unite due persone destinate
prima o poi ad incontrarsi e a stare insieme per sempre.
Può succedere che per la sua lunghezza, il filo possa aggrovigliarsi
e quindi creare non poche difficoltà ai due innamorati prima che possano
ricongiungersi l’uno all'altra ma è certo che qualsiasi sia l’ostacolo saranno
sempre uniti e legati nel cuore e nell'anima.
Questa è la Leggenda
Wei era un uomo che, rimasto
orfano di entrambi i genitori in tenera età, desiderava sposarsi e avere una
grande famiglia; nonostante i suoi sforzi era giunto all'età adulta senza
essere riuscito a trovare una donna che volesse diventare sua moglie.
Durante
un viaggio Wei incontrò, sui gradini di un tempio, un anziano appoggiato con la
schiena a un sacco che stava consultando un libro. Wei chiese all'uomo cosa
stesse leggendo; l'anziano rispose di essere il Dio dei matrimoni e, dopo aver
guardato il libro, disse a Wei che sua moglie ora era una bimba di tre anni e
che avrebbe dovuto attendere altri quattordici anni prima di conoscerla.
Wei,
deluso dalla risposta, chiese cosa contenesse il sacco; l'uomo rispose che lì dentro
c'era del filo rosso che serviva per legare i piedi di mariti e mogli. Quel
filo è invisibile e impossibile da tagliare, per cui una volta che due persone
sono legate tra loro saranno destinate a sposarsi indipendentemente dai loro
comportamenti o dagli eventi che vivranno.
Queste parole non convinsero Wei
che, per sentirsi libero di scegliere da solo la donna da sposare, ordinò al
suo servo di uccidere la bambina destinata a diventare sua moglie. Il servo
pugnalò la bambina ma non la uccise: riuscì soltanto a ferirla alla testa e
Wei, dopo quegli eventi, continuò la sua solita vita alla ricerca della moglie.
Quattordici
anni dopo Wei, ancora celibe, conobbe una bellissima ragazza diciassettenne
proveniente da una famiglia agiata e si sposò con lei. La ragazza portava
sempre una pezzuola sulla fronte e Wei, dopo molti anni, le chiese per quale
motivo non se la togliesse nemmeno per lavarsi. La donna, in lacrime, raccontò
che quando aveva tre anni fu accoltellata da un uomo e che le rimase una
cicatrice sulla fronte; per vergogna la nascondeva con la pezzuola.
A quelle
parole Wei, ricordandosi dell'incontro con il Dio dei matrimoni e dell'ordine
che dette al suo servo, confidò alla donna di essere stato lui a tentare di
ucciderla. Una volta che Wei e la moglie furono a conoscenza della storia si
amarono più di prima e vissero sereni e felici.
Quindi se ancora non avete trovato la
vostra anima gemella non temete, prima o poi il vostro ‘filo rosso’ vi condurrà
verso il Vostro Vero Amore…
Buon San Valentino a tutti
G.M.
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