Come affrontare il problema della Sanità?
“Da qualche anno, da quando ho adottato Charlotte, una meticcia per metà Pastore Francese e per metà Labrador, passeggio nel parco vicino casa mia. La salute è uno degli argomenti principali insieme al calcio e alla politica. Tra i miei compagni di passeggiate che come me portano a spasso i loro cani c’è Mario , Marietto e Ugo. Il Marietto mi raccontava che per il suo fastidiosissimo mal di schiena che da tempo lo affligge gli hanno suggerito di fare un ennesimo consulto da un luminare; contattato il professorone gli hanno ricordato che la prima visita costa soltanto 350€ e le successive visite di controllo appena 170€.”
Quello che mi fa riflettere non è soltanto il costo, ma che tra i miei compagni di passeggiate, gran parte di loro over 65, iniziano gli acciacchi e iniziano anche le passeggiate dai medici, in ospedale e dai luminari. Gran parte di loro che appartengono ad un paio di generazioni fa, con la loro pensione e con un buon tenore di vita sono ancora in grado di curarsi.
Tra 15-20 anni in Italia assisteremo ad una forte crisi generazionale, a causa dell’elevato numero di anziani rispetto ai giovani in attività e dal fatto che manca un vero sostegno al Welfare e che non si vedono all’orizzonte delle politiche a favore di un evoluto sistema di assistenza sociale.
Si calcola che ci sarà un pensionato per ogni persona attiva e questo vuol dire più spese per pensioni, servizio sanitario e assistenza. La previsione d’invecchiare è oggi una delle principali paure degli italiani. Si ha timore di perdere la memoria, di perdere parte delle nostre facoltà mentali, di non essere più autonomi e di conseguenza di pesare sulla famiglia.
Come affrontare adesso un problema così grande?
In molti rispondono che “prevenire è meglio che curare” ma approfonditi sondaggi ci dicono che oltre sedici milioni di italiani sotto i 65 anni non mettono in atto nessuna strategia di prevenzione e fra questi più di un terzo è talmente angosciato dall'invecchiare che preferisce fare come lo struzzo.
La strada migliore è quella a due corsie: prevenzione e assicurazione integrativa rispetto a quella messa a disposizione dallo Stato. La longevità non è soltanto l’effetto, ma è anche la causa dell’aumento della spesa sanitaria. Se invecchia la popolazione, aumentano le spese per il Ministero della Sanità e di conseguenza può diminuire la qualità del servizio. Pochi di noi sanno che nel nostro Paese, su 100 miliardi di euro spesi per la sanità ogni anno, 25 li paghiamo noi cittadini. Ma il dato che più fa riflettere, che rappresenta un’eccezione rispetto ad altri paesi dell’occidente, è che solo il 10% di questi soldi pagati da noi vengono rimborsati attraverso sistemi di sanità integrativa.
A questo punto diventa fondamentale sia per il nostro momento attuale che per il futuro, un futuro non tanto lontano, la necessità di accedere ad una sanità integrativa in grado di restituire con criteri solidaristici, tipici del mondo assicurativo e mutualistico ( si stanno sempre più affermando società di mutuo soccorso come le mutue) gran parte di quei 25 miliardi usciti dalle nostre tasche, ma che nei prossimi anni sono destinati a crescere assai velocemente.
Ecco che allora casi come quelli del Marietto non solo sono destinati ad aumentare, ma ci sarà qualcuno costretto a non curarsi o ad aspettare le lunghissime liste d’attesa.
Antonio Castiello
Seguimi anche sul mio Blog http://www.castiello.eu/ e sul mio profilo Facebook https://www.facebook.
Posta un commento