Più Politica - Perché non pagare anche il governo indiano per liberare i nostri Marò?

Perché non pagare anche il governo indiano per liberare i nostri Marò?

Tra dichiarazioni e smentite sembra più che realistico che lo Stato italiano abbia pagato un riscatto per le due giovani cooperanti, Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, che erano state rapite in Siria. 

Mai avremo conferme dal nostro Governo, e questo diventerà come sempre uno di quei tanti segreti di Stato che noi paghiamo a caro prezzo. La cifra infatti, secondo la stampa araba che l’Italia avrebbe sborsato per Vanessa e Greta che si erano recate in un Paese dove si sa, i cristiani sono ben poco amati, sarebbe di 12 milioni di euro.

Ci viene però spontanea ora una provocazione: Perché non pagare anche il governo indiano per liberare i nostri Marò? 

La nostra intelligence potrebbe tranquillamente trattare come ha fatto con i terroristi islamici che avevano rapito le due ragazze sotto banco senza farci sapere nulla e nel frattempo liberare chi, non per propria volontà o superficialità si è recato in una zona di guerra, ma chi rappresenta la nostra Patria e che ora si trova ingiustamente prigioniero in uno Stato Straniero.

Questa nostra provocazione si rende necessaria soprattutto dopo gli ultimi risvolti della vicenda, considerando che l'India storcendo il naso sull'intervento, a nostro avviso anche molto tardivo di Bruxelles, sottolinea che "sarebbe stato consigliabile che il Parlamento europeo non avesse adottato una risoluzione" sulla vicenda dei fucilieri italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

In realtà nella risoluzione approvata per acclamazione al Parlamento Europeo non si fa che ribadire una logica soluzione che, per la prima volta con un documento ufficiale chiede “il rimpatrio dei Fucilieri, un cambio di giurisdizione e un netto incoraggiamento all'Alto Rappresentante europeo Federica Mogherini a intraprendere tutte le misure necessarie al raggiungimento di una soluzione equa, rapida e soddisfacente”. 

Nulla di irragionevole ma che come sempre rischia di rimanere ‘aria fritta’, parole scritte su un foglio e che difficilmente verranno messe in atto. 

G.M.

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