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giovedì 6 novembre 2014

Anima e Dintorni - Vista Remota - Quinta Parte - Tra Tempo e Spazio

Tra Tempo e Spazio
La vista remota richiede delle astute osservazioni, un’abilità che poche persone mostrano nella vita quotidiana.
Ogni addestramento alla vista remota, perciò, migliora l’abilità di ottenere osservazioni sempre più “oggettive” anche in operazioni “normali”.
La maggior parte della gente presuppone di vedere in un modo “tridimensionale” (vista-3D) e si offende facilmente quando viene loro suggerito che, in realtà, potrebbero vedere solo in due dimensioni (2D) … e che potrebbe non essere consapevole delle proprie astrazioni personali che conducevano a una vista in 2 1/2D usando le prospettive dei punti di vista.
I veramente pochi che possono veramente vedere in 3D non usano questa vista in ogni momento e spesso si riferiscono ad essa come “vista olografica”. E’ un modo completamente diverso di “vedere lo spazio” o di “percepire le strutture”.
Il “Filo Diretto con la Percezione Remota” può improvvisamente e inaspettatamente accendere la “vista olografica”, mandando l’osservatore fuori dal suo obiettivo.
Per essere pronti a questa possibilità e a causa del divertimento e illuminazione che la vista olografica offre, vengono qui presentati i seguenti esercizi:
Esercizio #5a: Per prima cosa, renditi conto del “normale” modo di vedere restando all’esterno nella natura in una località che ha un ambiente distinto come una collina o una montagna. Tra l’osservatore e lo sfondo ci dovrebbe essere un albero o un altro oggetto stretto e alto. Ora, sposta la tua testa parallelamente all’allineamento albero/sfondo senza girare gli occhi. La forma dell’albero dovrebbe muoversi come un’immagine distinta e separata sopra lo sfondo della montagna.
Questo esercizio causa la consapevolezza della vista 2D e in qualche occasione può di già accendere la vista 3D.

Esercizio #5b: Cerca qualche grande edificio, strade distanti o altri oggetti che si estendono lontano dal tuo attuale punto di vista. Nota gli esatti angoli che la vista prospettica sta formando. Si dovrebbe essere consapevoli di più angoli possibili allo stesso tempo. L’immagine può di colpo sviluppare una maggiore profondità senza l’intenzione dell’osservatore. Per lo scopo di questo esercizio, dovrebbe essere mantenuta la consapevolezza degli angoli presenti nell’immagine, senza d’altra parte preoccuparsi delle altre cose che si accendono. Questa è consapevolezza in 2 1/2D che può anche accendere la vista olografica.

Esercizio #5c: L’unico scopo di questo esercizio è di accendere la vista olografica (3D). Nel corso di questo esercizio, l’osservatore può esteriorizzarsi dal suo corpo, qualche volta con piene percezioni. Una vista da esteriorizzati con piene percezioni diventa ovviamente la perfetta esperienza di “Vista Remota” quando l’attuale punto di vista viene spostato lontano dal corpo dell’osservatore. Questo è ancora un modo differente di Percezione Remota.
Prendi una scatola di dimensioni medio-piccole, come una scatola da scarpe di cartone o una scatola per sigari di legno e mettila aperta a 1 o 2 metri di distanza dagli occhi. Si dovrebbe essere in grado di vedere chiaramente il fondo della scatola. Ora, cerca di vedere SOLO i due angoli più lontani della scatola. In un certo senso, questo è un esercizio per i “punti di vista multipli”: l’osservatore si concentra su due differenti oggetti simultaneamente.
Non appena si accende la vista olografica, di solito l’osservatore abbandona i punti di vista multipli dei due angoli. Dopo un po’, anche la vista olografica sparirà. Lo scopo dell’esercizio è di CONOSCERE la percezione della vista olografica e di come in futuro accenderla al volere in qualsiasi momento.
Le dimensioni della scatola sono convenienti solo per scopi iniziali. Possono essere usati anche gli angoli in alto della stanza in cui ci si trova, ovviamente.
Tutto quel che fornisce uno “spazio vuoto” tra i bordi funziona. La vera sensazione della vista 3D non può venir facilmente descritta e non ci voglio neppure provare. Vedere per credere!

Ora, questo è tutto bello ed eccitante, ma perché la vista 3D dovrebbe mandar fuori pista un Osservatore Remoto?
Nella Vista Olografica, possono sovrapporsi domini di percezione. Si potrebbero letteralmente vedere Esseri attualmente senza un corpo (tradizionalmente chiamati “fantasmi”) sullo sfondo della scena “reale” che si sta osservando. E può diventare difficile separare completamente i domini di percezione.
Si è già detto che l’esplorazione durante la seduta di Vista Remota può accendere la modalità di vista 3D.
Qui c’è un esempio di come potrebbe accadere: in una delle sedute di “Ricerca nella Vista Remota” si è messa in una scatola una carta presa da un mazzo di comuni carte da gioco.
In che modo un Osservatore del Filo Diretta dovrebbe approcciarsi a questo oggetto?
Presupponiamo che l’osservatore si connetta con l’obiettivo, forse con l’iniziale aiuto della strategia di Far Sight di usare le coordinate.
L’osservatore “diretto” ha bisogno di un po’ di luce, che si tratti anche di luce residua, specialmente perché ci sono coinvolti dei colori artificiali (l’immagine sulla carta).
L’optimum sarebbe di porre due o più oggetti conosciuti direttamente vicino alla carta. Questi oggetti dovrebbero essere una combinazione improbabile, come una mela e una pila stilo AA esausta, una vicina all’altra.
Per motivi di verifica e per escludere un trucco da parte di un altro lettore, si dovrebbe mettere un oggetto sconosciuto di pari dimensioni e di forma semplice, vicino alla carta, la mela e la pila.
Diciamo che l’osservatore “atterri” sul lato destro più corto della carta (non stiamo ancora sfrecciando fuori per avere una più ampia prospettiva, perché ciò richiede maestria con un piccolo focus!). L’osservatore può percepire il margine e lavorare intorno alla carta, stabilendo un punto d’ancoraggio ad ogni svolta.
Per stabilire le appropriate dimensioni e l’appropriata geometria spaziale, i risultanti punti di ancoraggio devono venir comparati. Ma questo può risultare esattamente nello stesso raggruppamento di cose che abbiamo incontrato nell’esercizio #5c! Se l’osservatore ora accende la vista olografica, il focus verrà perso e l’osservatore verrebbe facilmente buttato fuori dalla particolare configurazione spazio-temporale che stava osservando.
Lo stesso è vero per altri domini e per livelli più vasti. Il guardare SOLO due stelle allo stesso tempo (non lo spazio di mezzo) aprirà una visione dello Spazio Esterno.
Tornando alla “Ricerca”: una volta che è conosciuta la dimensione della carta, l’osservatore può iniziare a percepire la superficie della carta. Se è un 10 di Cuori, l’osservatore potrebbe riconoscere dai margini del colore la forma di ognuno dei cuori stampati e poi stimare il numero di file (senza contarle, il che sarebbe usare la mente analitica!).
Questo può sembrare terribilmente complicato. All’osservatore sembra di dover tornare al punto di partenza, per imparare a vedere e riconoscere le “cose” proprio come farebbe un bambino, solo in modo differente.
L’innocente lettore può voler trovare un modo per “vedere” cose a distanza esattamente nello stesso modo in cui è ora abituato.
Ma questo lettore allo stesso tempo sarà in difficoltà con lo spiegare come sta vedendo ora! E’ una profonda verità che di solito si vede solo quel che ci si aspetta di vedere. Per scoprire l’inaspettato e svelare nuovi, sconosciuti territori, si richiede una partenza da zero.
Ora, prima che ogni cosa vada a posto, i prossimi capitoli avranno bisogno che ci si indirizzi per lo meno ai seguenti punti:
  • Navigazione per Punti di Riferimento,
  • Sfrecciare Dentro e Fuori un Dominio di Percezione,
  • Propulsione da Resistenza,
  • “Principi dell’Osservazione Incrementale”.
State sintonizzati e divertitevi!
(tutto questo è ancor di più accadrà presto su Più News!)

Nota per il lettore coscienzioso: il titolo di questo capitolo era “5 – Tra Tempo e Spazio”, ma il tempo non è stato per niente menzionato! Domanda: “Come potreste applicare l’esercizio della “apertura dello spazio” nel #5c al concetto di tempo?”. Si troverà la risposta nel prossimo capitolo. 
Myriamdrako 

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