Mentre in Italia si discute sulla liceità del riconoscimento nel
nostro Paese del matrimonio intercorso tra persone dello stesso sesso all'estero,
viene spontaneo chiederci cosa siano i diritti umani di cui molto spesso si
parla non conoscendone il profondo significato.
In realtà a differenza di quanto comunemente si pensa, i diritti dell'uomo possono essere descritti come una branca
del diritto e una concezione filosofico-politica e tra
questi ricordiamo: il diritto alla libertà individuale, alla vita, all'autodeterminazione,
ad un giusto processo, ad una vita dignitosa, alla libertà religiosa, alla
protezione dei propri dati sensibili e al voto.
Come è facile immaginare con il progredire della società e delle
economie anche i diritti umani sembrano ormai essere sempre in fase di
revisione e rivoluzione ed è così che si cerca di giungere a nuove soluzioni
anche attraverso la
cooperazione umanitaria internazionale che dovrebbe diventare la nuova risposta
alle esigenze e necessità delle generazione future.
In realtà vi è ancora molto da fare in numerosi
Paesi del mondo per raggiungere quelli che sarebbero i diritti minimi ed
indiscutibili per l’uomo. Ed è così che sono nati organismi che si occupano del
riconoscimento di questa importante branca del diritto e altrettanti sono i
convegni e i forum che si susseguono sull'argomento per cercare di dialogare su
quelle che potrebbero essere azioni comuni. L’ultimo forum in ordine di tempo è
quello che si è svolto a Baku (si tratta del quarto Baku International Humanitarian Forum realizzato in Azerbaijan) nel quale la
dichiarazione finale, adottata il 3 ottobre, alla presenza di più di 500 ospiti
provenienti da oltre 60 paesi, compresa l’Italia, ha ribadito che "Riconosciamo
che il Forum umanitario tenutosi a Baku, costituisce un importante contributo
allo sviluppo del multiculturalismo, sulla base di prassi umanitaria come valore fondamentale
dell'era post- moderna ".
Ci chiediamo se realmente, come è stato
sottolineato in Azerbaijan, la vera strada per il riconoscimento dei diritti dell’uomo
non passi veramente per una nuova via, quella della tolleranza e del rispetto
reciproco, per risolvere insieme quelle sfide globali e locali che ancora ci
attanagliano.
G.M.
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