In un momento di crisi come quello
che sta attanagliando il nostro Paese una delle soluzioni per far ripartire
l’economia sembra essere il turismo visto anche sotto il profilo di rapporti
interculturali con Paesi esteri di cui forse dovremmo conoscere meglio la
storia e la politica.
Ed è così che la conferma sembra
giungere anche dalle alte presenze che si sono verificate a
Rimini Fiera divenuta per alcuni giorni il punto di coesione per imprese e operatori
del turismo che qui si sono dati appuntamento. Grande
successo quindi per «Via Emilia», il progetto turistico dell’Emilia Romagna per
Expo 2015 dedicato al turismo dell’esperienza, protagonista delle rassegne
internazionali «TTG» e «TTI». Unica nota di demerito per una organizzazione che
ha portato Rimini ‘centro turistico del mondo’
è il non aver osservato forse con attenzione quella che è la politica
estera, considerando che, come denunciato dall'Associazione Interparlamentare
di Amicizia Italia-Azerbaigian: “La presenza del Nagorno-Karabakh all'interno
della fiera del turismo di Rimini, il Ttg, e' assolutamente abusiva perché' va
contro le risoluzioni dell'ONU molto chiare nello stabilire che i territori del
Nagorno-Karabakh sono parte integrante dello stato dell'Azerbaigian". Il nostro pensiero è che purtroppo i media e
altri poteri forti fanno in modo che vicende come quelle che coinvolgono questa
zona caucasica non vengano né conosciute né tantomeno studiate perché si
preferisce volgere lo sguardo altrove. Crediamo, come la stessa Associazione,
che dopo quello che per noi è un vero e proprio ‘incedente diplomatico’ che,
sia necessario dare “una risposta ferma anche da parte delle istituzioni locali
oltre che nazionali italiane” ed intraprendere un impegno maggiore affinché la
storia non venga imposta sempre e solo da parte di quei poteri forti che
decidono cosa dobbiamo conoscere e sapere.
Giulia Macchi
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