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domenica 7 settembre 2014

Più Esteri - Il caso Ucraina potrebbe modificare anche il confitto del Nagorno-Karabakh

Mentre la Russia prosegue nel suo intervento in Ucraina, sconvolgendo quella che è l’attuale geopolitica Europea e bloccando quasi del tutto i rapporti economici con Paesi Armenia: The Elderly and Warcome l’Italia, imponendo blocchi e serrate causate da una politica nostrana e di altri molto vicina a quella americana, un altro scontro si sta verificando sempre nella
zona euroasiatica: quello del Nagorno-Karabakh. Sono infatti riprese le rappresaglie tra armeni e azeri per il controllo del Nagorno-Karabakh, dove in questi giorni le Forze armate armene, situate vicino al villaggio di Yusifjanli nella regione Aghdamhanno ripreso a sparare contro le forze armate azere.
Il conflitto tra i due paesi del Caucaso meridionale ha avuto inizio nel 1988, quando l’Armenia ha fatto rivendicazioni territoriali contro l’Azerbaigian.  A seguito della conseguente guerra, nel 1992 le forze armate armene occuparono il 20 per cento del Azerbaigian, compresa la regione del Nagorno-Karabakh e sette distretti circostanti. I due paesi hanno firmato un accordo di cessate il fuoco nel 1994 nel quale l’Armenia accettando l’ attuazione di quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite avrebbe dovuto ridare agli azeri il Nagorno-Karabakh e le regioni circostanti.
cartina e linee di confine tra Armenia e AzerbaijanNonostante questo, tutt’oggi l’Armenia non ha dimostrato nei fatti di aver recepito le risoluzioni e così i due paesi si ritrovano in uno stato di guerra anche perché l’Armenia fino ad oggi si è sentita legittimata a mantenere tutte le terre occupate, il 20 per cento del territorio azerbaigiano, anche per un motivo politico di non poco conto: la protezione della Russia e nel passato gli ottimi rapporti con la Turchia. Quest’ultimi sono venuti a mancare con l’arrivo di Recep Tayyip Erdogan alla presidenza turca, e con la nomina di Ahmet Davutoglu alla carica di primo ministro. Ed è così che Yerevan che dopo essersi visto messo all’angolo dal governo Turco, che ha chiuso le sue frontiere con l’Armenia e ha promesso di sostenere Baku nei suoi sforzi per recuperare i territori occupati, l’ennesimo colpo potrebbe arrivare con l’abbandono del sostegno della Russia, che occupata nel conflitto in Ucraina, che potrebbe diventare un caso serio se non risolto in maniera veloce, rimarrebbe sola e a questo punto diventerebbe talmente vulnerabile che avrebbe ben poco di cui sorridere e sarebbe costretta quindi o ad una guerra il cui esito sarebbe catastrofico o ad attuare finalmente quelle direttive che sono ancora da tempo disattese, permettendo finalmente all’Azerbaijan di tornare in possesso di quei territori che gli sono riconosciuti a livello internazionale.
 Fonte: http://www.azerbaijannews.eu/site/il-caso-ucraina-potrebbe-modificare-anche-il-confitto-del-nagorno-karabakh/

  • Mentre la Russia prosegue nel suo intervento in Ucraina, sconvolgendo quella che è l’attuale geopolitica Europea e bloccando quasi del tutto i rapporti economici con Paesi 

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