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mercoledì 20 agosto 2014

Più Cronaca - Manifestazioni di entità

Anomalia riscontrata dall'E.P.A.S. (European Paranormal Activity Society)
L’associazione ‘Istituto Nazionale di ricerca e studi dei fenomeni paranormali’ con il suo team di ricerca, L’E.P.A.S. (European Paranormal Activity Society), sembra riscuotere nel nostro Paese un grande successo, tant'è che come ci spiega Massimiliano Maresca, Preisdente Internazionale: “ogni giorno nascono nuove sezioni e sul nostro sito le visite sono arrivate a 313896 ad oggi e su Fb abbiamo ben 122 349 mi piace” .

Discutendo sull’argomento ‘manifestazioni di entità’ insieme a Massimiliano e a Pippo Ferrara, segretario internazionale, abbiamo cercato di addentrarci in maniera più approfondita all’interno di quella branca del paranormale che a volte ci viene presentata in maniera molto fantasiosa e poco attendibile.
Quello che abbiamo chiesto ai nostri interlocutori in prima analisi è se vi siano vari tipi di manifestazione di entità. Il Presidente ha spiegato che molto spesso queste manifestazioni di entità “vengono volgarmente chiamate fantasmi, dal greco φάντασμα, phàntasma, "apparizione", termine che viene utilizzato soprattutto nei film e nella letteratura. Noi le definiamo entità in senso generale così come viene annoverata nel mondo del paranormale un certo tipo di apparizione”.



Massimiliano MarescaPreisdente Internazionale E.P.A.S. (European Paranormal Activity Society)
Scopriamo così dalle informazioni che ci vengono fornite  da Massimiliano che esistono vari tipi di apparizione e tra queste possiamo trovare anche quelle di ‘entità di infestazione’, possono essere trovate nei castelli o in antichi borghi, “si tratta di entità che non interagiscono con noi esseri umani e che sono solite ripetere le loro azioni in maniera pedissequa” . In alcuni casi secondo il Presidente, bisogna prestare molta attenzione “perché vi sono entità che non amano che si spostino mobili o altro nei luoghi dove loro vivono da secoli” ed in questo caso potremmo trovarci di fronte entità intelligenti che irritate dal nostro comportamento potrebbero “dare luogo a fenomeni come i poltergeist”.

Vi sono poi le ‘Entità che appaiono in maniera ripetuta’, ovvero che si manifestano ogni anno nello stesso posto, alla stessa ora e nelle stesse condizioni, e queste sono “solitamente - spiega Massimiliano -  entità che si comportano nello stesso modo delle ‘entità di infestazione’, ovvero non si accorgono della presenza di esseri viventi e ripetono queste azioni in eterno”, per fare un esempio parliamo di “interi eserciti che attraversano delle valli o schiere di monaci che attraversano il portone di un castello”.

Vi è poi anche un’altra interessantissima teoria che ci viene illustrata da Massimiliano: quella ‘dei buchi spazio temporali’ o meglio la ‘Teoria del Buco nella Luce’, che è stata formulata da Peter Underwood e dal professore Hermann Wilkins dell'Università dell'Ohio (USA), secondo la quale, grazie a particolari situazioni ambientali si può creare una sorta di "buco nella luce" che renderebbe possibile vedere nel passato per pochi istanti. Esattamente “noi - chiosa il Presidente - possiamo vedere queste entità che attraversano il muro o una porta,  non perché sono ectoplasmi, ma in quanto si apre un varco tra lo spazio e il tempo e in quel momento quando vediamo l’entità attraversare il muro abbiamo una visione sul passato di quel luogo a ritroso nel tempo”. Si spiegherebbe così il fatto che a volte vediamo queste entità sospese in aria, in quanto, “veniamo proiettati in un colpo nel passato quando questa entità era viva e in realtà a quel tempo probabilmente stava camminando su una collinetta che ora non vi è più”.


 Pippo Ferrara, segretario internazionale E.P.A.S. (European Paranormal Activity Society)
Esiste una altra teoria sul fenomeno delle apparizioni, quella  ‘delle memorie di pietra’ illustrata da Pippo Ferrara che descrivendoci quella che da lui viene definita “L’esperienza più intensa vissuta” avvenuta nella Rocca Maggiore di Assisi insieme allo scrittore e membro dell’ L’E.P.A.S. (European Paranormal Activity Society), Ottavio Spinelli autore di Spectrum, quando  “grazie ad una serie di fotografie ho potuto riportare una formazione che usciva dal muro e che alla fine di una serie di scatti ha poi assunto una forma antropomorfa”. Questo racconto serve infatti come preambolo per capire da dove nasca  la teoria di Ottavio che come sottolinea Pippo “viene avvalorata anche da noi”. Nei Castelli e in altri posti vi sono le ‘memorie di pietra’ perché : “partendo dal presupposto che le memorie stesse dei computer sono fatte da pietre, da silicio, quindi questo materiale ha la capacità di assorbire e memorizzare dei dati e ridarceli quando noi lo sollecitiamo, di conseguenza anche un Castello, una costruzione in pietra può secondo noi raccogliere e immagazzinare una serie di emozioni e situazioni e restituirle in un determinato momento e luogo”.

Ringraziando Massimiliano e Pippo per la loro disponibilità attendiamo un nuovo incontro per svelare nuovi misteri e conoscere nuove teorie su quel mondo che affascina tanto.



Giulia Macchi 

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