Soddisfatto del risultato elettorale Matteo Salvini, acclamato dalla folla, tra un selfie e una stretta di mano ha chiarito che l’obiettivo ora a Saronno è quello di “liberarlo dalla sinistra e questo vale anche per la provincia di Varese”.
Secondo il leader della Lega Nord a chi chiedeva se non si trattasse, per quanto riguardava l’ottimo risultato delle urne, di un voto di protesta, ha ribadito che “ottenere Il 50% dei voti in Veneto dove governi da vent'anni non è un voto di protesta ma lo ottieni perché la gente è contenta di come amministri, è contenta della tua onestà e della tua concretezza e sicuramente sostiene le tue battaglie a livello nazionale”.
Da Saronno alla politica nazionale non sembra poi esserci così tanta distanza considerando che lo stesso leader del Carroccio ha spiegato che “oggi la maggior parte della gente al mercato di Saronno non mi parlava di legge elettorale e del conflitto di interessi ma bensì di pensioni, studi di settore, partita Iva e lavoro, le battaglie che noi portiamo avanti contestando un governo incapace con un voto di costruzione”.
Da Saronno alla politica nazionale non sembra poi esserci così tanta distanza considerando che lo stesso leader del Carroccio ha spiegato che “oggi la maggior parte della gente al mercato di Saronno non mi parlava di legge elettorale e del conflitto di interessi ma bensì di pensioni, studi di settore, partita Iva e lavoro, le battaglie che noi portiamo avanti contestando un governo incapace con un voto di costruzione”.
Salvini ha poi lasciato il mercato e i suoi militanti e simpatizzanti con queste parole: “ il premio va al progetto e non alla persone, le ruspe rappresentano: equità sociale, parità di diritti per tutti, basta con gli abusi, con le illegalità con le fregature e adesso la responsabilità nostra è tripla” .
G.M.
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