Napolitano
è sempre più incerto sull'operato del premier Renzi in particolar modo su quel
decreto che porterà 80 euro in più nella busta paga dei lavoratori.
Questa
volta non si tratta di uno spiffero dei Palazzi, ma di una notizia data per
certa dopo l’incontro voluto dall'inquilino del Colle con il ministro
dell'Economia Pier
Carlo Padoan al quale ha chiesto "chiarimenti" su questa
manovra tanto discussa e per evitare una brutta figura dopo aver firmato questo
decreto.
E se è
certo che la copertura per il famoso regalo in busta paga si è trovato è
altrettanto vero che durerà solo per il 2014. Ma le paure di Napolitano di cui
ha fatto menzione con il ministro Padoan, riguardano soprattutto l’incertezza
se si tratti di un'operazione di taglio delle tasse, quindi l’Irpef o di aumento
della spesa pubblica.
Questo
purtroppo però non sembra essere chiaro ancora neanche al governo che prosegue
con il suo working in progress dove sembra da una parte voler reperire fondi
tramite la rivalutazione del capitale della Banca d'Italia (quasi un miliardo)
e dall’altra tramite quella famosa spending review che dovrebbe riguardare la
spesa pubblica, il cui risparmio porterebbe nelle casse dello Stato 2,1 miliardi di euro.
L’inquilino
del Colle è stato però rassicurato da Padoan che in caso non si riuscisse a
reperire i soldi necessari con questi due meccanismi vi sarebbero comunque
delle clausole di salvaguardia, ovvero le
coperture in caso mancassero, verrebbero sopperite con la più classica delle
manovre: facendo pagare direttamente i cittadini mediante i tagli lineari e
l’aumento delle tasse.
E così come
sempre non ci resta che piangere, considerando che con grande probabilità a
rimetterci saremo come sempre solo noi e quello che più ci preoccupa è che lo
stesso Napolitano si sia rassicurato solo dopo aver sentito la possibilità
della clausola dei tagli lineari. Che abbia ragione chi dice che i governi
della sinistra siano quelli dell’aggiunta di balzelli iniqui? Prodi docet…
Redazione di Roma
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