Più Politica - Il Ritorno di Marco Reguzzoni

Nell'aria da tempo si ventilava l’ipotesi di un nuovo movimento che potesse fare da contenitore per i partiti di centro destra che volevano mantenere la propria identità e combattere insieme per riportare in auge quei valori che sembravano essere stati messi nel cassetto.

Se a provarci qualche anno fa per primo era stato l’ex leghista Angelo Alessandri , con scarsi risultati, oggi a riproporre un modello simile ma molto ben strutturato è un altro leghista, che il partito non lo ha lasciato: l’ex capogruppo alla Camera del Carroccio, Marco Reguzzoni che insieme a Nunzia De Girolamo è pronto il 2 giugno a lanciare “I Repubblicani”, che anche se ancora non è un partito vero e proprio leggendo lo Statuto sembra molto assomigliargli.

Credo che questa idea nata dai due onorevoli, conoscendo di persona Marco Reguzzoni e avendo collaborato con lui per anni, sia una proposta molto seria ed interessante nata sotto attenta riflessione non solo politica ma anche economica, analizzando come è solito fare un ingegnere, questo è Reguzzoni, tutti gli scenari che al momento si stanno verificando nel nostro Paese.

Non a caso, tra i primi aderenti all’iniziativa troviamo associazioni come "Svegliati centrodestra" di Lorenzo Castellani e i ’Tea party’ di Giacomo Zucco, persone che in comune hanno la volontà di aiutare quelle Pmi che sono state abbandonate ormai da anni dallo Stato Centralista e che sarebbero le uniche in grado di far ripartire l’economia del nostro Paese, come sottolineato più volte anche dalla stessa Confapi, di cui mio padre era uno dei Presidenti per la zona di Milano.

Da sempre infatti Reguzzoni nella sua lunga carriera politica si è occupato del Made in Italy, della lotta contro la contraffazione, e ha sempre chiesto anche la possibilità di applicare nel nostro Paese in ambito economico una linea Liberista, la stessa che ritroviamo tra i punti cardine di questo nuovo movimento. 

All’interno dello Statuto e del programma ritroviamo molto di quel "leghismo" che negli anni sembra essersi perso per i corridoi di Via Bellerio, quegli stessi corridoi che hanno visto quest’ultimo, come tanti altri, diventare vittime di quella “faida interna” mossa non dagli ideali ma dal danaro e dalla fama e da ripicche che negli anni hanno portato a fratture, diventate odio e soffocate con allontanamenti e menzogne fratricide, quelle stesse che ho visto in prima persona (pagando un prezzo salato) nell’ormai lontano 2012 quando lo scontro era prossimo all’atto finale.

Un epoca si è chiusa e c’è chi spera che con questo nuovo sodalizio, il cui slogan è: «Il sonno è finito. Apriamo le danze: è l’ora dei Repubblicani» , la confederazione formata da associazioni politiche e singoli cittadini‎, possa realmente dare una risposta tanto ai cittadini del Nord che saranno sostenuti da Reguzzoni tanto a quelli del Sud che avranno come loro faro Nunzia De Girolamo, perché ormai si rischia che il Paese non abbia più né un Nord né un Sud, ma solo imprenditori e disoccupati che ogni giorno si uccidono per la disperazione a cui sono stati condotti da uno Stato che sa solo chiedere per mantenere chi invece dovrebbe risolvere i problemi dei cittadini.

Giulia Macchi

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