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lunedì 20 aprile 2015

Anima e dintorni - Leggi Universali


Leggi Universali


Queste quattro leggi universali  governano tutto il creato. Sono leggi immutabili, imparziali e SEMPRE in funzione, indipendentemente dal fatto che noi ne siamo a conoscenza o meno.
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Sono reali esattamente come lo è la Legge di Gravità o l’elettromagnetismo e alla loro comprensione è legata l’evoluzione e la libertà di ogni Essere.

1. La Legge dell’attrazione

TU SEI IL PENSIERO CHE PENSA
Il simile attira il simile. Questo avviene tramite il principale strumento della creazione, e cioè il pensiero.
Noi attraiamo tutto quello che è in “risonanza con ciò che noi siamo e pensiamo di essere.
La Bibbia afferma: “Come un uomo pensa così è”. La Legge sancisce che ogni cosa su cui fissiamo la nostra attenzione viene ATTIRATA nella nostra vita e si MANIFESTA nel mondo fisico.
Ogni volta che il pensiero si focalizza su un determinato obiettivo questo acquisisce intensità e, più si intensifica, più diventa magnetico e quindi esercita attrazione.
Se ci concentriamo consapevolmente sulla malattia, non facciamo altro che rinforzarla. E’ importante che ne siamo consapevoli, in modo da poter ritirare il nostro sostegno tramite la seconda legge.
Pensiamo a noi stessi come a dei potenti magneti, ma non magneti che fanno degli esperimenti e provano ad attrarre questo o quello; siamo dei magneti che attraggono. Punto!
Non è possibile non attrarre e non è possibile non creare. La legge è universale e indipendente da qualunque tipo di volontà. Funziona e basta. Se pensi alla mancanza di qualcosa attrai altra mancanza, se pensi all’ Amore per qualcosa attrai altro Amore.
Non ci sono eccezioni!
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2. La Legge dell’intento deliberato (autocontemplazione).

TU NON SEI UNA VITTIMA CHE DEVE ESSERE SALVATA
A questa legge si ricorre per distogliere volontariamente l’attenzione da situazioni oscure che ci impauriscono e allo stesso tempo ci affascinano.
Non si può smettere di pensarci, però si può sostituire il pensiero con un altro, che riguardi un argomento completamente diverso.
Secondo la Legge di Attrazione, attraiamo ciò è simile a ciò che siamo.
È proprio per questo motivo che dobbiamo lavorare costantemente su noi stessi, al fine di tendere sempre di più verso la LUCE e di non alimentare emozioni o pensieri negativi.
La complicità comporta la convinzione che gli ideatori del piano ricerchino il bene di tutti. Possiamo allora comprendere il valore positivo della compassione nei confronti degli afflitti di tutto il mondo: questo atteggiamento non alimenta il vittimismo, e non si trasforma in una complicità mascherata.
Non li consideriamo infatti vittime della guerra, delle calamità naturali o della povertà? Facciamo un respiro profondo e accettiamo il nostro ruolo nella creazione dei loro sentimenti vittimistici.
Anche loro sono responsabili delle condizioni in cui vivono e la nostra pietà non risolve certamente i loro problemi. Lo farà invece una scelta consapevole di creare un nuovo paradigma di esperienza.
Distogliere la nostra attenzione per focalizzarla verso un’esperienza completamente nuova porterà al cambiamento molto più velocemente di quanto non faccia l’invio di aiuti a quelle che consideriamo povere vittime innocenti. Sembra forse spietato pensare così?
O non è spietato contribuire a simili situazioni orrende?
L’esperienza passata di aiuti umanitari e di finta compassione in tante situazioni ha forse prodotto cambiamenti positivi nell’umanità? Ha forse eliminato la sofferenza?
A giudicare da quello che succede nel mondo sembra proprio di no!
Dobbiamo scegliere di mettere in pratica l’aspirazione a creare una realtà totalmente nuova sia per noi che per loro. Ricordiamo sempre che l’inizio di qualunque processo creativo è l’ESSERE non il fare!
L’azione viene solo alla fine, dopo che i nostri pensieri, la nostra attenzione e il nostro “essere” sono focalizzati e allineati all’universo.
E l’ intento deve essere focalizzato sempre sul miglior risultato possibile. E l’intento deve portare beneficio a tutte le persone coinvolte!
Potremmo veramente essere utili agli altri, pregando per loro in questi termini: “Sono umani in divenire: “Padre aiutali a trasformarsi”
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3. La Legge della concessione

LASCIA ANDARE
Esiste per ciascun individuo il libero arbitrio che comporta anche la responsabilità personale. Ciò significa che ognuno sceglie la propria esperienza e non è responsabile per le scelte altrui.
Questa è la legge più difficile da accettare a livello tridimensionale, poiché in esso è ben radicato il bisogno di controllo. Il cambiamento percettivo rappresenta il più importante punto di partenza.
Questo supera tutte le emozioni negative della rabbia e del desiderio di ritorsione.
E’ necessario concedere che si manifesti ciò che si intende manifestare, utilizzando la modalità dell’osservatore al fine di essere sveglio e consapevole mentre si continua a mantenere il focus, senza essere rigidi in merito al risultato (consentire al pensiero di pensare!) senza aspettative rigide.
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4. La Legge dell’Equilibrio

APPLICARE LE PRIME TRE LEGGI E FISSARSI NEL MOMENTO PRESENTE
Il nostro punto di equilibrio è l’esperienza del momento presente, del qui ed ora.
Focalizzarsi sul tempo presente che può modificare gli effetti del passato e il manifestarsi del futuro.
Purtroppo la moltitudine oscilla tra il passato e il futuro. Raggiungere questo punto consente di instaurare un rapporto con l’Anima e di trovare una stabilità profonda, almeno per un breve periodo di tempo.
L’equilibrio si raggiunge tramite la comprensione e l’applicazione delle precedenti tre leggi fondamentali dell’universo: attrazione, intento deliberato e non interferenza.
A chi intende prendere parte alla creazione del nuovo paradigma di esperienza si richiede di focalizzarsi sul tempo presente.
Il passato non può essere ripetuto e il futuro è ignoto, dunque resta soltanto il presente.
La continua OSSERVAZIONE unita alla COMPRENSIONE mira a raggiungere il centro di neutralità ritrovando così la nostra vera natura.
E’ attraverso l’OSSERVAZIONE DISTACCATA dell’intero sistema che potremo, progressivamente, smettere di alimentare la forza che ci spinge verso gli estremi.
Prendendo consapevolezza che esiste uno stato possibile di non identificazione, nasce in noi “l’osservatore” che progressivamente si distacca dalla materia che ci ospita verso la nostra Anima.
Più distaccheremo l’osservatore dal nostro CORPO e dalla nostra MENTE minore sarà la sua oscillazione. Meno saremo identificati e più il nostro punto di osservazione si avvicinerà al CENTRO sempre stabile ed indifferente al movimento sottostante perché risentiremo sempre meno la forza di attrazione della nostra materialità, forza che diminuirà man mano che ce ne allontaneremo.
Le Leggi dell’Universo consentono, a coloro che aiutano se stessi, di essere aiutati.
Nella coscienza vittimistica, la trappola è fatta dalla necessità di essere salvati anziché far emergere la propria liberazione cambiando attitudini ed azioni.
Fonti: Messaggio per l’Equipaggio di Terra – Umani in Divenire
Giovanna Garbuio 
http://giovannagarbuio.com/2015/03/27/leggi-universali-2/

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