Il Referendum
sull'indipendenza della Scozia nonostante quello che è stato il verdetto finale
ha molto da far riflettere sulla democrazia nel nostro Paese.
L’autodeterminazione dei popoli, che sancisce il diritto di un
popolo sottoposto a dominazione straniera ad ottenere l'indipendenza, ad associarsi
a un altro stato o comunque a poter scegliere autonomamente il proprio regime
politico, sembra in Italia non aver alcun valore soprattutto dopo il caso del
Veneto.
Il nostro Stato sembra così
aver recepito solo a parole con la legge n.881
del 1977 questo principio. Ed è così che viene disatteso anche dal governo
Renzi tale principio che consiste in obblighi per gli Stati della Comunità internazionale di non impedire o anche intralciare
l'autodeterminazione dei popoli, intesa come libertà degli stessi di autodeterminare
il proprio assetto costituzionale. Un esempio su tutti è quello della Serenissima che chiedeva come
la Scozia di veder riconosciuto il proprio diritto di indipendenza.
Cosa fa paura in questo
principio che potrebbe portare anche la stessa Sicilia o Lombardia a diventare
Popoli autonomi? Questo è quello che probabilmente molti politici e giornalisti
si stanno chiedendo retoricamente in questi giorni. Il motivo potrebbe essere
tanto economico quanto di assoggettamento di quello che ormai è un popolino
facilmente manovrabile e che si vuole rendere sempre più omologato e
standardizzato, in modo da poterlo spremere come meglio si crede.
Ricordiamo che grazie a questo
principio, che in Italia non si vuole assolutamente mettere in atto, si è
riusciti a favorire la decolonizzazione,
in quanto ha permesso agli Stati in via di sviluppo di indire libere elezioni,
darsi una costituzione propria, scegliere la forma di governo, senza subire pressioni dagli
Stati più sviluppati.
Ma tornando in patria, l’unica
cosa certa è che chi ha combattuto fino ad ora per l’indipendenza di una
determinata area del Paese, è come se lo avesse fatto contro i mulini a vento con l’unico risultato che
ora si parla di federalismo e indipendenza, ma come sempre tante parole e pochi
fatti anche grazie a quei Poteri forti che temono che nella libertà dei Popoli
si annidi anche quella libertà di pensiero e coscienza che potrebbe farli
risvegliare da quel profondo sonno in cui sono stati adagiati.
Quello che i chiediamo è se,
anche in caso di un referendum in qualsivoglia Regione del nostro Paese, non
accada però quanto si è verificato in Scozia, dove le Autorità sotto velate
minacce di un peggioramento della situazione economica e allarmismi forse
troppo poco velati, ha portato i cittadini ormai dormienti da troppi anni a
decidere di rimanere nelle condizioni in cui si trovano, piuttosto che fare un
azzardo verso un cambiamento, mantenendo fede ad un antico proverbio che così
recitava: Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia non sa quel che trova….
G.M.
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