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venerdì 19 settembre 2014

Anima e Dintorni - Vista Remota - Seconda Parte

CAPITOLO 2

Se lo specchio nell’esercizio del primo capitolo è stato mosso in un’altra località, può apparire di colpo un’immagine per l’osservatore, per esempio un vaso.
Cosa accade se non c’è alcun vaso nella località in cui lo specchio stava indicando? Cosa accade se in quella esatta località c’era un cavallo? Sembrerebbe che il risultato del vedere debba essere sbagliato! Giusto?
Falso! Qualsiasi cosa l’osservatore veda, l’osservatore la sta vedendo!
Se l’osservatore vede qualcosa di diverso da quello che le altre persone vedono, allora ci sono diverse possibili spiegazioni a questa circostanza:
a) Le “altre” persone erano enormemente incorrette nelle loro osservazioni, o stavano intenzionalmente cercando di invalidare la percezione dell’osservatore;
b)  E’ stato visto un “vero” punto di vista di un oggetto esistente che è stato nascosto agli altri osservatori (vedere la parabola “Il Cieco e l’Elefante” in PNOHTEFTU che verrà pubblicata a breve);
c)  L’osservatore ha visto l’oggetto(i) nell’esatta località, ma era nel passato o nel futuro;
d)  L’osservatore ha visto l’oggetto(i) negli esatti (attuali) tempo e località, ma in un Universo Parallelo;
e)  L’osservatore ha visto l’oggetto(i) negli esatti (attuali) tempo e località, ma ha selezionato un differente dominio di percezione (spiegato nel prossimo capitolo).
E’ concepibile ogni combinazione delle suddette possibilità perché così accadono nella vita reale. Si dovrebbero anche considerare i seguenti punti, che sono tutti accettati dalla normale scienza “tradizionale”:
  • Ogni spettatore modifica gli eventi svelandoli correntemente, volontariamente o involontariamente, solo semplicemente osservandoli.
Questo venne per primo espresso dall’osservazione di Heisenberg, nel suo famoso “Principio d’Indeterminazione”. Più di recente, gli scienziati della CalTech hanno apparentemente modificato a distanza le caratteristiche di un raggio laser, senza coinvolgere nessuna differita nel tempo. Questo risultato, se vero, è attribuibile al “fenomeno dell’entanglement”, un’“azione che fa accapponare la pelle a distanza” (Albert Einstein).
  • Se 10 persone sono testimoni di un incidente automobilistico, ci saranno 10 DIFFERENTI rapporti su quel che è accaduto. Aggiungendo un osservatore a distanza, questi alla stessa scena darà un undicesimo rapporto.
  • Un tornado inizia con un micro-evento apparentemente insignificante. La nuova scienza della Teoria del Caos mostra, in maniera sorprendente, come le creazioni si rivelano dall’agitazione di un singolo elettrone. L’effetto che può risultare da anche una breve osservazione limitata nello spazio di una singola persona, può avere un drammatico impatto sugli eventi che seguono. In breve, “deve” fare la differenza anche chi (oltre l’osservatore a distanza) sta guardando un avvenimento.
Tutto questo può anche accadere se, per cominciare, l’osservazione dell’osservatore era completamente incorretta (il che è alquanto impossibile, come verrà dimostrato nel prossimo capitolo sulla “Percezione Remota”).
Questo significa che la prima regola dovrebbe essere di ottenere la sicurezza di accettare le proprie percezioni per quel che sono: percezioni personali.
L’invalidazione della propria percezione è una grave aggressione alla propria integrità personale. Poiché nel passato a una persona le invalidazioni sono accadute innumerevoli volte, è una buona idea costruire un certo livello di fiducia in se stessi anche prima di iniziare con gli esercizi per la vista remota.
In ogni caso, quando avviene una nuova invalidazione è vitale riuscire a capire cosa può essere accaduto.
In aggiunta a tutto quanto detto in precedenza, l’osservazione dell’osservatore può venir distorta se:
f)  L’osservatore ha visto un’immagine della sua memoria personale del passato;
g)  L’osservatore ha costruito un’immagine invece di osservare cosa c’è là (ha fatto un mock-up);
h) L’osservatore ha visto un’immagine che QUALCUN ALTRO, nello stesso o in un differente spazio/tempo, stava vedendo:
i)  L’osservatore ha percepito il ricordo di qualcun altro;
j)  L’osservatore ha percepito la creazione di un'immagine (il mock-up) di qualcun altro;
k) Tutto quel che è accaduto è successo in un Universo Parallelo;
l) Tutto quel che è accaduto è successo in un differente dominio di percezione.

Dopo che la fiducia nelle proprie percezioni è stata restaurata a un livello accettabile, i fattori da f) a l) debbono venir minimizzati.
Mentre la vista remota, in sé, è di poco interesse per la liberazione individuale, tutto quanto sopra, di per sé, ha molto a che fare con essa.
Sembra ovvio che si dovrebbe essere capaci di guardare attraverso e restare intoccati dalle invalidazioni di ogni genere. E sembra anche essenziale che si diventi capaci di “vedere le cose come sono” o, poiché questo in ultimo non è possibile, per lo meno arrivare più vicino a una chiara percezione degli eventi che si rivelano.
Gautamo (il "Buddha") reclamizzò le antiche tecniche di osservazione delle cose “per come sono” come lo strumento più basilare per raggiungere la liberazione spirituale. “Guardare attraverso” (Pali: vi-passana) è una pratica che di questi tempi sta trovando, molto fortunatamente, un più vasto seguito.
La maggior parte degli esperimenti sulla vista remota tenteranno di investigare su un evento pseudo-statico, come l’esistenza e le modalità (colore, forma, etc.) di un vaso in una stanza. Questi sono eventi pseudo-statici che sono inclini all’errore perché la “realtà” non contiene eventi statici, ogni cosa è in un costante fluire.
Al momento della vista remota, una persona è in un più alto stato di consapevolezza. In tale stato, una persona è drammaticamente più incline a vedere cose in un modo che è più vicino alla “realtà”, ma che è nascosto alla mente “ordinaria”. Quest’ultima, più spesso che mai, sta filtrando le percezioni esistenti in tal grado che accadono astrazioni che non hanno niente a che fare con le vere osservazioni della persona.
Nel “Piccolo Taccuino Purpureo” (PNOHTEFTU), tutti gli esercizi enfatizzano la dinamica del vedere come un accadere in un continuum, piuttosto che saltare letteralmente alle conclusioni.
Per esempio, se l’osservatore vede una linea curva, la percezione dovrebbe seguire la linea in un modo continuo e senza interruzioni.
Diciamo che la linea ritorni dove l’osservatore ha iniziato.
Invece di teorizzare “questo è un cerchio”, l’osservatore viene incoraggiato a prendere la sequenza delle percezioni come queste accadono e ad iniziare con l’esplorare nuove vie, nuove opportunità, basate sul punto fisso della linea curva.
Il successo nell’imparare una nuova abilità si ottiene attraverso ripetitive comparazioni del proprio agire con i risultati emergenti.
Perciò, invece di balzare alle stelle, è necessario addestrare le proprie abilità di vista remota in un ambiente in cui sia possibile un’istantanea reazione e gratificazione.
Per questa ragione, il secondo esercizio verrà ancora eseguito in vicinanza del proprio attuale corpo.
L’esercizio:
“Vedi quel che c’è di fronte a te usando parti del corpo oltre che gli occhi. Cominciando dalla testa, seleziona parti del corpo in una crescente distanza dai tuoi occhi fino a che puoi vedere attraverso ciascuna delle tue dita dei piedi (ce ne dovrebbero essere dieci)”.
Come nota aggiuntiva, è stato scientificamente dimostrato che il sistema nervoso del corpo può “ripercorrere” e reinterpretare ogni genere di segnale. Per esempio, ci sono dispositivi che vibrano sulla pelle in ogni punto del corpo e la persona può imparare a “sentire” senza usare le orecchie. Allo stesso modo, c’è stato un primitivo, ma efficace esperimento in cui un insieme di stimolatori meccanici sulle spalle di un corpo umano poteva produrre la “visione” di un segnale che controllava gli stimolatori. (Entrambi i fenomeni sembrano funzionare solo per persone che hanno imparato a vedere o sentire presto nella vita). In breve, il “ripercorrere” segnali nervosi è un fenomeno provato e originariamente indipendente dalla “vista remota” come tale.
Questo esercizio ha un sorprendente effetto collaterale. Ripulirà i cosiddetti “canali del prana” del corpo. Come effetto collaterale di questo effetto collaterale, questo può provocare un’apertura e una pulizia dei cosiddetti “chakra”, i principali nodi di energia all’interno del corpo umano.
In breve, la sua applicazione è in sé benefica, indipendentemente dal miglioramento delle abilità nella vista remota. Il suo scopo principale qui è di perdere la fissazione sugli occhi come “via” per le percezioni visive.
Il prossimo capitolo si indirizza alle differenti sfere o domini della stessa percezione e inizierà con un’avventura di esplorazione in una parte probabilmente inaspettata di questo Universo.
Fino ad allora, felice vista remota!

 Myriamdrako 

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