CAPITOLO 1
Chi dice che la via per la
libertà spirituale debba essere una materia seria, spaventosa e tediosa?
La gioia della scoperta di
sicuro giace alle radici di ogni vero progresso!
E cosa potrebbe meglio
descrivere questa gioia di scoperta che lo spiare in giro per questo Universo
senza il peso di doversi trascinare dietro un corpo umano?
Il discorso è sulla Vista
Remota … un soggetto molto intrigante che porta una considerevole carica
emozionale su tutti i livelli dell’esistenza umana. Come per tutti i più
importanti paradigmi, la Vista Remota potrebbe venir presa proprio di per sé
come un soggetto per costruire un Ponte verso l’Oltre.
L’Essere, una volta che
riconosce la sua esistenza in sfere di emanazione che sono differenti, ma
ancora connesse all’umana esperienza, inizieranno a guardare all’esterno
naturalmente. Più le sue percezioni si diffondono all’esterno e pervadono il
circostante ambiente del corpo a cui è stato precedentemente incatenato, più
l’Essere stabilirà le sue libertà dal mondo e dai suoi fenomeni.
Perciò, gradualmente,
l’Essere libera se stesso ottenendo una più vasta e ancor più dettagliata
immagine del mondo.
Il termine “vista”
potrebbe essere interpretato come il concentrarsi soltanto sugli aspetti visivi
delle percezioni. Potrebbe giungere come una sorpresa, ma anche altre
percezioni stanno diventando importanti e il detto “Vista Remota” può meglio
catturare la varietà di sorprendenti percezioni che diventano disponibili dopo
aver risolto l’ipnotica fissazione sul proprio corpo attuale.
Per di più, c’è una
riconosciuta scuola di Vista Remota, Far Sight su http://www.farsight.org/, che lavora sul
principio di “pacchetti guidati di informazioni” con l’obiettivo di ottenere
dati segreti, un approccio a cui non si indirizza per niente PNOHTEFTU, poiché è assai limitato in termini di sviluppo
della liberazione spirituale dell’Essere. Per evitare confusioni con tali
tecniche indirette per l’ottenimento di informazioni, la serie di procedimenti
introdotta in PNOHTEFTU verrà ufficialmente chiamata “Filo Diretto con la
Percezione Remota” invece di “Vista Remota”.
Due terribili avvisi,
ancora, prima che il divertimento inizi:
Ci si è sempre riferiti
alla vista remota come essere un’abilità che sarebbe al di là delle possibilità
della “media umana”. E’ assai di frequente un effetto collaterale della libertà
spirituale e, come tale, può essere facilmente confusa con questa. Tuttavia,
non è in alcun modo un’indicazione e neppure una misura, del raggiungimento
della libertà spirituale individuale.
Al contrario, l’avere
abilità che altri non hanno, può velocemente diventare una considerevole
trappola per l’Essere. In particolare, può condurre a una crescente
identificazione con un’emanazione di un Essere su un livello “superiore” di
quello del corpo umano. Perciò, l’Essere può finire a temporeggiare a metà
strada da “casa” e soprattutto cessare di sforzarsi di liberarsi.
Questa, probabilmente, è
stata la ragione principale per la quale Gautamo Siddharta (ora conosciuto come
il “Buddha”) rifiutò fermamente la ricerca di ogni tipo di abilità
sovrannaturale (Pali: “siddhi”) come uno scopo in se stesso.
Secondariamente e più da
un punto di vista vicino alla Terra, l’abilità di qualcuno di vedere cose molto
distanti o poste lontano in luoghi segreti è meglio mantenerla un segreto ben protetto.
Gli umani compiono
incredibili sforzi per nascondere cose agli altri e a se stessi. E nulla getta
una mente umana in un più grande circuito paranoico, dell’incertezza circa la
possibilità che qualcun altro scopra o meno tale cosa nascosta.
Di conseguenza, se
qualcuno è stato sospettato di essere in grado di ottenere la conoscenza di
cose nascoste, lui o lei possono essere certi di diventare il distinto punto
focale dell’evidente furia dei propri simili umani che, giustamente o meno, percepiscono
la minaccia che qualcuno dei loro sacri segreti possa venir svelato.
Ora, in quanto segue ci
sono alcuni esercizi selezionati per causare o aumentare l’abilità del senso
remoto. L’enfasi viene posta sulla rottura della fissazione sull’attuale corpo
e i suoi organi. Il vero risultato è di secondaria importanza nel contesto di PNOHTEFTU,
il “Piccolo Taccuino Purpureo Su Come Fuggire da Questo Universo”.
La pubblicazione di questi
esercizi avrà cadenza settimanale, così da permettere una famigliarizzazione con
ogni esercizio.
Qui c’è il primo esercizio,
seguito dalle spiegazioni:
“Immagina uno specchio e vedi te stesso, nello specchio,
mentre stai facendo qualsiasi cosa tu stia attualmente facendo”.
Può essere fatto ovunque e
in ogni momento. Più sono i posti e più differenti sono le circostanze, meglio
è.
L’angolo e la distanza
dello specchio visualizzato può essere variato e ci si può giocare come si
vuole. Come nota a lato, in genere non è una buona idea guardare in un vero specchio troppo a lungo, questo
interiorizzerebbe ulteriormente una già esistente fissazione.
Questo esercizio, il
“trucco dello specchio”, ha troppi benefici da elencare.
Il primo e più importare, è
quello che porta a un diversivo sulla fissazione sul “proprio” corpo, e solo
questo rende di gran valore il farlo.
Oltretutto, dà un
interessante e immediata reazione nella vita quotidiana, sviluppando una
varietà di auto-correzioni riguardo l’aspetto personale.
Apre anche la via a “punti
di vista multipli”: mantenere nella propria mente numerose visioni di un
avvenimento allo stesso tempo. Il “procedimento dei punti di vista multipli” è
uno degli strumenti più potenti che esistano.
Guardare in uno specchio
“automaticamente” produce il “modo di osservazione” (Castaneda la chiama la
“forma che insegue”). Questo significa che spinge la persona a “guardare” quel
che c’è là. Questo è in contrasto con il modo di operare predominante tra gli
umani d’oggi, che consiste di “sognare” e inventare quel che loro pensano
dovrebbe esserci invece di testimoniare quel che realmente c’è.
Lo specchio è un riflesso
in 2D di un ambiente multidimensionale, rendendo più facile assimilare
l’informazione come un’esperienza visiva.
La maggior parte della
gente non vede che in “2 1/2D” e ancor meno vedono veramente in “3D”. L’ultima
è qualcosa chiamata “vista olografica” e gli esercizi per causare questa
esperienza veramente spettacolare verranno descritti in seguito.
Perciò, il ridurre un
avvenimento a una normale immagine bidimensionale, filtra le sensazioni e
percezioni aggiuntive che potrebbero soverchiare o distrarre nell’iniziale
processo di osservazione.
Forse il più sorprendente
risultato dell’occuparsi di vista remota è la riscoperta delle percezioni di
cui, spesso, non si era in primo luogo consapevoli di avere. Densità,
struttura, peso, temperatura e frequenze emozionali dei materiali, sono
proprietà che improvvisamente e inaspettatamente vengono riscoperte.
C’è un incredibile mondo
là fuori, veramente!
In poche parole e
abbastanza ironicamente, il maggior ostacolo alla vista remota NON è l’abilità
di osservare uno scenario lontano, ma la tendenza della mente umana a costruire
un’immagine di quel che di solito si PENSA ci sia là fuori SENZA neppure
guardarlo.
Questa tendenza a fare “dub-in”
di un’immagine (aggiungere qualcosa che sembra sia successo, ma che in realtà
non lo è) invece di percepire un avvenimento corrente così come si rivela,
necessita di essere risolta.
Il suddetto esercizio fa
fare grandi passi verso l’ottenimento della certezza di un’accurata
osservazione attraverso un’immediata conferma e una reazione correttiva. E’
ancora delimitata dall’ambiente immediato. Ma come si può accuratamente
osservare un evento a distanza se non si afferra lo scenario a portata di mano?
Il beneficio delle abilità
di percepire a distanza conta sul tempo presente e trasferisce direttamente NEL
tempo presente. In un certo senso, ogni “vista” è remota, tanto per cominciare
e la “vista remota” è solo il cambiamento di alcuni dei parametri del set-up
generale.
Il prossimo capitolo degli
“Esercizi del Filo Diretto con la Percezione Remota” causerà una variazione
della propria visione, probabilmente, nel più spiacevole luogo che si possa
immaginare …
Nel frattempo, divertitevi
col “trucco dello specchio”, e siate pronti a restare sorpresi!
Myriamdrako
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