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Fasi di gioco (Foto di Francesco Montanino) |
PRO PATRIA (4-4-2): Perilli, Guglielmotti, Panizzi, Botturi, Anderson, Taino, Candido, Ulizio (73' Moscati), Serafini, Cannataro (65' Giorno), Terrani (85' Bovi). A disposizione: Zaner, Lacchini, Zaro, Romeo. All.: Oliveira
TORRES (4-2-3-1): Testa, Cafiero, Imparato, Pizza, Marchetti, Migliaccio, Lisai (69' Bigazzi, 73' Santaniello) Bottone (6' Giuffrida) Rubino, Foglia, Maiorino. A disposizione: Costantino F., Funari, Minarini, Pizzutelli. All.: Costantino.
Note: Giornata velata e non eccessivamente calda. Terreno in buone condizioni. Spettatori: un migliaio circa. Calci d'angolo: 6-5. Ammonizioni: Serafini (PP), Giuffrida (T), Cafiero (T), Migliaccio (T), Maiorino (T). Espulsioni: Nessuna. Rec.: 2'+ 3'.
Arbitro: Amabile (Vicenza)
Reti: 29' Maiorino (T).
Busto Arsizio - La Pro Patria debutta in campionato con una sconfitta di misura, maturata al termine di una gara sicuramente non per palati esigenti visti i tanti errori di misura, sopratutto da parte biancoblu che ci hanno messo tanto impegno, senza però raccogliere nulla. Dopo una settimana trascorsa con il dubbio legato alla possibile partenza del bomber Serafini e la relativa levata di scudi di mister Oliveira che poteva ritrovarsi senza l'esperto attaccante bresciano, alla immediata vigilia dell'esordio, i tigrotti hanno evidenziato i soliti limiti in fase di impostazione e di finalizzazione, al cospetto di una Torres scesa allo "Speroni" con il chiaro intento di non regalare nulla e pronta a capitalizzare cinicamente le occasioni che le sono capitate.
Così come si è poi puntualmente verificato in occasione del gol partita di Maiorino, sul quale la difesa bustocca non è stata in verità troppo attenta.
Confermata dunque per la quarta volta di fila la tradizione che vuole i tigrotti sempre soccombenti all'esordio in campionato, anche se stavolta forse il pareggio non sarebbe stato del tutto immeritato. Ma tant'è.
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Mister della Pro Patria (Oliveira) |
Mister Oliveira riconfermava in blocco lo stesso undici che ha destato una buona impressione nella gara di coppa Italia, disputata la scorsa settimana contro il Lumezzane. I sardi invece si presentavano con un assetto di gioco solo all'apparenza spregiudicato, volto invece ad inaridire le fonti del gioco bustocco. Nemmeno un giro di lancette e Bottone rimediava una brutta botta. Gioco fermo alcuni minuti e tecnico ospite Costantino costretto già ad operare il primo cambio con Giuffrida. La Pro Patria aggrediva molto bene a centrocampo, lasciando poco spazio agli ospiti costretti a giocate spesso difficoltose. All'11' azione a percussione di Terrani che era bravo a conquistarsi una punizione dai 20' metri; la conclusione di Candido però era fiacca ed era facile preda di Testa. Lo stesso estremo difensore sardo poco dopo rimediava una botta dopo uno scontro con Serafini che provava lo stacco di testa, su cross di Ulizio. La gara comunque si manteneva su buoni ritmi, nonostante i tanti scontri di gioco che però non inducevano il signor Amabile ad estrarre il cartellino. I biancoblu tenevano maggiormente in mano il pallino del gioco ed all'altezza del 20' collezionavano ben tre calci d'angolo, a testimonianza di una pressione che iniziava a farsi costante, pur non registrandosi pericoli veri per Testa.
Al 27' Serafini si faceva ingenuamente ammonire dopo aver toccato di mano e ribadito in rete una conclusione velenosa di Candido, respinta a fatica dall'estremo difensore sardo. A fine gara, sia il bomber che mister Oliveira avrebbero criticato la decisione dell'arbitro che invece era apparso irremovibile nella scelta di annullare il gol
Al 29' a sorpresa erano però gli ospiti a passare in vantaggio, nella loro prima vera sortita offensiva dell'incontro: Maiorino dai 25 metri faceva partire un autentico siluro, su cui nulla poteva Perilli proteso in un vano tuffo. Una rete davvero spettacolare che premiava oltre il dovuto i sardi che fino ad allora si erano solo limitati a contenere gli attacchi dei biancoblu. Era il gol che decideva la gara, perché da li' in poi l'atteggiamento esclusivamente difensivo dei sardi sarebbe poi stato ancor più rimarcato.
La Pro Patria accusava il colpo ed era ancora la Torres a sfiorare il gol al 36' con un colpo di testa di Rubino che si perdeva di poco a lato, sugli sviluppi del primo corner calciato dagli isolani. I tigrotti provavano a scuotersi con l'intraprendente Candido, il cui tentativo a rete era però smorzato dalla retroguardia rossoblù. La reazione non arrivava ed i supporters bustocchi intonavano intanto cori contro la dirigenza. L'ultima emozione della frazione, arrivava quasi allo scadere dei due minuti di recupero, quando era sempre il solito Candido a concludere debolmente fra le braccia di Testa, dopo una buona ripartenza orchestrata da Cannataro che poteva essere finalizzata meglio.
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Allenatore della Torres (Costantino) |
Le squadre tornavano in campo con gli stessi schieramenti con cui avevano finito il primo tempo ed al 47' era Serafini a provarci con una conclusione al volo che però non impensieriva Testa. Cinque minuti dopo era Cannataro ad andare alla conclusione dal limite, ma la palla non prendeva il giro desiderato. I biancoblu' manifestavano comunque una certa difficoltà nell'impostare l'azione e questo facilitava enormemente il compito ai sardi che avevamo buon gioco nel controllare il gioco, non disdegnando di spingersi in avanti. Anche se paradossalmente era dalle ripartenze che la Pro Patria riusciva a creare qualche grattacapo alla non certo irresistibile retroguardia sarda che evidenziava qualche smagliatura, cui l'esperto Migliaccio ci metteva in un modo o in un altro la proverbiale pezza.
Al 59' era Terrani ad avere una buona occasione, ma il suo colpo di testa in avvitamento si perdeva un paio di metri oltre la traversa. Ben più insidiosa la punizione dal limite calciata al 66' da Lisai che costringeva Perilli ad una difficoltosa respinta a pugni chiusi. Al 70' Serafini reclamava un rigore per un sospetto tocco di mani in area sarda che gli toglieva il pallone a pochi passi dalla rete, ma il mediocre Amabile non ravvisava gli estremi per un penalty che sembrava invece esserci. I minuti trascorrevano senza altri grossi sussulti, e con un cliché che i tigrotti non riuscivano a cambiare nemmeno con gli ingressi di Giorno e Moscati, che non davano quella vivacità all'attacco necessaria per poter mettere in difficoltà gli ospiti che addormentavano il gioco a loro piacimento.
I biancoblu non erano nemmeno poi troppo fortunati quando all' 87' una conclusione di Candido era respinta in modo fortunoso da un difensore avversario. Il forcing finale dei ragazzi di mister Oliveira era sterile e si concludeva con una punizione calciata in meta da Giorno che non faceva altro che sancire una sconfitta tutto sommato evitabile e non completamente meritata.
I ragazzi hanno lasciato il campo con gli applausi che i tifosi accorsi allo "Speroni" tributavano non solo ai tigrotti, ma anche ai giocatori della Torres, per ribadire il bel gemellaggio esistente con i supporters sardi.
Francesco Montanino
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