Il premier sembra proprio aver perso il carisma che
alle ultime elezioni lo aveva portato in auge e di giorno in giorno cresce il
numero di coloro che lo abbandonano al suo destino.
L’ultimo flop di Renzi ha avuto luogo durante il suo
tour al sud dove invece di consensi ha ricevuto sonori fischi. A gravare la
situazione in questi giorni è stata la notizia di un ennesimo crollo della
crescita e di un Pil che fa registrare -0,2 per cento nell'ultimo trimestre, la
speranza del premier con la sua gita fuoriporta era quella di tranquillizzare i
cittadini con le solite promesse e parole rassicuranti, ma qualcosa sembra
essere andato storto.
Ed è così che i cittadini
dell'associazione Terra dei fuochi, protagonisti di
un sit-in di protesta al grido: "Vergogna, sei come Schettino", hanno
accolto il premier che ha comunque proseguito con le sue promesse che sa già di
non poter prometter come: "La competitività
italiana sarà credibile soltanto scommettendo sul capitale umano. La classe
dirigente del Sud deve uscire dalla cultura della delega e dalla
rassegnazione. Ogni tre mesi il governo sarà a Napoli, Reggio Calabria e
Palermo, per fare il punto sulla spesa dei fondi Ue e sulle situazioni aperte.
Il prossimo appuntamento è il 7 novembre".
Cercando inutilmente di
rassicurare gli italiani sulla situazione catastrofica del nostro Paese, cerca
anche di portare altri esempi di dati negativi che stanno colpendo in Europa
anche paesi come la Germania, spiegando:
"Stamattina vedo che la Germania fa
-0,2%. Farei a cambio volentieri in termini di dimensioni economiche, ma non è
la percentuale dello zero virgola a fare la differenza, ma il clima di
rassegnazione nell’opinione pubblica, di chi pensa, ad iniziare dalle classi
dirigenti, che tanto non cambierà mai".
In poche parole come sempre
si cerca non di risolvere il problema ma di far passare la notizia come qualcosa
di naturale e fisiologico visto che sta coinvolgendo sempre più Paesi.
G.M.
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