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martedì 28 aprile 2015

Più Cronaca - Alle Pmi non resta che arrangiarsi da sole

Come sempre nel nostro paese piove sul bagnato e così si scopre che il decreto legislativo, approvato in via preliminare, che intende rafforzare il ruolo che il fisco deve svolgere a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese: ridurre i vincoli alle operazioni transfrontaliere e creare un quadro normativo quanto più certo e trasparente per gli investitori, in realtà andrà in favore quasi esclusivo delle grande imprese (lobby) e non delle piccole e medie imprese.

Ebbene si, perché andando a spulciare sul sito del Governo Italiano si legge che: “Il decreto introduce anche l’istituto dell’ interpello per le società che effettuano nuovi investimenti, per dare certezza in merito ai profili fiscali del piano di investimenti che si intende attuare. Fondamentale a tal fine è la presentazione da parte dell’investitore di un business plan con la descrizione dell’ammontare dell’intervento, i tempi e le modalità di realizzazione dello stesso, l’incremento occupazionale e i riflessi che esso ha sul sistema fiscale italiano. Per l’accesso all'istituto è prevista una soglia minima di 30 milioni di euro per l’investimento, che può consistere anche nella ristrutturazione di imprese in crisi qualora ci siano effetti positivi sull'occupazione”.
Che dire, chi non ha 30 milioni di euro ne è quindi escluso. 
Le nostre piccole e medie imprese quindi, possono tranquillamente scordarsi di essere aiutate dall'attuale governo così come gli anziani. Per fortuna però nel nostro Paese vi sono alcuni veri imprenditori, quelli che tutti i giorni cercano attraverso l’innovazione e l’ingegno di portare a casa i risultati con le proprie forze, che hanno deciso di non mollare ma di far gruppo. 
Questo è l’esempio e il percorso che vorrebbero seguire alcune imprese della filiera della produzione di componenti per l'edilizia che hanno fondato qualche settimana fa una Piattaforma di esperti: “Piattaforma Italia”.
Come ci spiegano i fondatori (Gruppo KONI, Cogifer3, Domoservice Lombadia, Elettrosoa, Vibrapac S.p.A., Waler S.r.l., TeknoMacchine): “Piattaforma Italia nasce dall'idea di unire un gruppo di aziende italiane appartenenti alle diverse aree del settore delle costruzioni. I partner della rete sono complementari, sono in grado di realizzare le operazioni " chiavi in ​​mano ", con la garanzia della storia delle singole società e l'eccellenza del Made in Italia.
 Che sia questa l’unica soluzione per salvare le Pmi: sostenersi l’un l’altra?

G.M.

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