mercoledì 3 giugno 2015

Più Politica - Nel giorno della Repubblica nascono i Repubblicani


Che sia un provocazione o un nuovo partito lo sapremo solo nelle prossime settimane, certo è che oggi davanti a più di 1000 persone e ad un notaio è nata l’Associazione “ I Repubblicani”  i cui protagonisti indiscussi sono Marco Reguzzoni e Nunzia De Girolamo che per un problema di salute non è potuta essere presente fisicamente. 

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Ad aprire le danze al Teatro Nuovo di Milano è stato Marco Reguzzoni che in più occasioni durante i suoi interventi ha spiegato che “i Repubblicani” sono nati per unire e non per dividere e che la “Costituzione di questa associazione, movimento confederale è nato per unire tutti i partiti che la pensano nello stesso modo” ed ha inoltre sottolineato che la sua intenzione è quella di continuare a sostenere quel federalismo che vede nei comuni gli attori principali, lottare anche “ per ottenere meno burocrazia e contro l’aumento dell' Iva che ha messo in ginocchio questo Paese” .





Per Nunzia De Gerolamo si tratta “di un progetto di idee e di ricomposizione del centrodestra da Nord a Sud, un manifesto per un nuovo inizio”, perché secondo la deputata “troppo spazio stanno a dando a Renzi” e i Repubblicani nella sua volontà sarebbero l’alternativa ai democratici. Nella sua relazione ha definito questa nuova associazione come “un appello o una provocazione ai politici. Dobbiamo rivolgerci a Salvini, a Berlusconi, ad Alfano, alla Meloni per dire fate un piccolo passo indietro e facciamone dieci avanti tutti insieme

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L’idea dei Repubblicani sostanzialmente sembra rifarsi a quella dei Repubblicani d’oltreoceano, riprendere un po’ quella linea che era stata intrapresa in America da Ronald Reagan quando invertì il cammino delle tasse e riportò il Paese sulla retta via della libertà, quando dichiarò che il vero problema era lo Stato stesso e diventare così una “scheggia impazzita contro la degenerazione statalista”.

A fianco di Marco Reguzzoni molti leghisti tra i quali anche Monica Rizzi, Massimo Polledri, Giacomo Chiappori e Marco Desiderati oltre a quella base varesotta e varesina che da sempre segue il deputato del Carroccio e che secondo rumors lo vedrebbe già a capo di un nuovo movimento oltre che di una associazione. 

Quello che ci chiediamo è: dietro a questo progetto non ci sarà lo zampino di quello stesso Berlusconi che settimane fa parlava proprio di un contenitore per tutti i partiti di destra? Cosa ne penserà Matteo Salvini e Alfano?

Certo è che la voglia di fare c’è, sul risultato finale dovremo attendere di vedere gli sviluppi e se dietro a tutto questo non ci sia forse la volontà di Berlusconi di riportarsi a casa tanto i forzisti delusi quanto coloro che dall’Ncd vorrebbero tornare ma non possono e perché no, prendersi anche parte del partito di quel Matteo Salvini che non sembra piacergli quanto il vecchio Umberto Bossi.

Giulia Macchi

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